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Piccola storia dell'ecclesiologia

 

Piccola Storia dell'ecclesiologia

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La Chiesa e la storia

            La Chiesa non è un oggetto statico che si mantiene inalterato nel tempo ma una realtà in sviluppo dal Vangelo all'escaton, questo è il tempo della Chiesa, il passaggio non è puramente di tempo, ma c'è una crescita, crescita che avviene dal confronto con il tempo che la Chiesa vive. Questo sviluppo è rappresentato dall'indole escatologica del dono, la Chiesa che nasce dal vangelo non si mantiene inalterata nel tempo ma va verso il suo compimento, il dono della pienezza della Chiesa è escatologico. Questo tempo non è quindi vuoto ma di sviluppo, in cui la Chiesa va verso il suo compimento escatologico.

            Questo conferisce alla Chiesa una duttilità storica, una plasticità, un'evoluzione. Chi ha una concezione statica della Chiesa vuole che la Chiesa sia sempre la stessa sempre uguale a se stessa, più lo è più è fedele al vangelo, oppure c'è chi pensa che debba essere sempre e continuamente nuova.

            La Chiesa esce dal vangelo come realtà che deve farsi incarnandosi nel tempo, questo deve essere un impegno che la Chiesa deve assumere. La Chiesa è una realtà storica, ha il compito di confrontarsi con il presente, ha il compito di aggiornarsi (parola usata spesso da Giovanni XXIII).

            La Chiesa non è storica solo perchè attraversa la storia, o soltanto in alcuni suoi aspetti, questa Chiesa di Dio non è una realtà in sé che sarebbe presente dietro e al di sopra delle proprie realizzazioni storiche, questa Chiesa di Dio non è al di fuori delle sue molteplici manifestazioni storiche. Ce lo ricorda l'adagio della Chiesa “Ecclesia semper reformanda est”, tutte le realtà storiche sono riformate, e la Chiesa è una realtà storica. Non si tratta di cambiare continuamente, c'è una roccia fissa, ci sono i dogmi punti di riferimento fissi, però c'è da camminare e crescere non può la Chiesa rimanere ferma a se stessa. Che cosa è definitivo nella Chiesa e cosa non lo è? E' ovvio per tutti che nella Chiesa c'è qualcosa di inalterato nel tempo, proprio perché non è puramente storica. Importante nella Chiesa è la memoria, non per bloccare il tempo, ma come condizione del progresso, Giovanni XXIII quando parla di aggiornamento fa distinzione tra il nucleo della Chiesa e le forme. Se la Chiesa fosse puramente storica sarebbe degli uomini, così non è la Chiesa nasce da Dio e quindi non può essere totalmente umana e storica. La Chiesa entra nella storia degli uomini, quindi si deve aggiornare e riformare, ma al tempo stesso trascende i tempi e i confini.

            L'orientamento dell'immutabilità è quello di vedere solo il divino e quindi considerare la Chiesa immutabile, l'eccesso opposto è il riduzionismo sociologico, la Chiesa una realtà puramente sociale.

  

L'importanza della storia

           

            Se la Chiesa è una realtà storica, la storia è importante per conoscere la Chiesa. Lo studio della storia è uno strumento idoneo per superare le ambiguità, che cosa appartiene al mutabile, cosa all'immutabile? Lo studio della storia aiuta a capire anche questo.

            Si è prodotto nell'ecclesiologia il bisogno di studiare il proprio oggetto, il modo in cui il nostro oggetto che è la Chiesa si è sviluppato nel tempo. La storia non comporta sempre una continua evoluzione, a volte c'è anche un'involuzione. Lo scopo della storia della Chiesa è la narrazione critica sistematica delle vicende che sono degne di memoria che si sono succedute nel bimillenario percorso ecclesiale, anche la storia della Chiesa tratta di questioni teologiche, tuttavia la storia è primaria. Nella storia dell'ecclesiologia invece primaria è la teologia, è una dottrina totalmente nuova. Alcune immagini della Chiesa sono costanti, alcune appaiono e scompaiono.

        L’ecclesiologia nella storia della Chiesa, ci interessa l’immagine della Chiesa che risulta dalla Storia della Chiesa. Giusto uno sguardo alle varie epoche, un'immagine. Non si tratta di sapere le date della storia della Chiesa, ma di osservare come si è compresa e come si è autocompresa nella storia. 

            Nell'uso comune la storia si distingue in

  • Antica (II_VII secolo)

  • Medioevo (fino al XV secolo)

  • Epoca moderna (XVI-XX secolo).

            Fries, autore tedesco, uno dei primi tentativi di storia dell'ecclesiologia, traccia vari quadri dell'autocomprensione della Chiesa lungo i secoli, distingue la Chiesa come mistero (primi tre secoli), la Chiesa come impero (dalla svolta costantiniana), la Chiesa posta in questione, la Chiesa come istituzione e società, la ricerca della totalità.

 

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