
“PADRE” E “MADRE” SONO OBSOLETI. «Mi sono sempre battuta per le pari opportunità, se questa è una proposta che le rafforza, mi trova d’accordo», è stata la risposta del ministro a chi le chiedeva un suo parere sull’idea della Seibezzi. È «obsoleto» (questo l’aggettivo usato dalla consigliera) continuare a rifarsi a quella denominazione così vetusta e stereotipata, giusto cambiare sulla scia di quanto accade in altri Paesi europei. La Kyenge si schiera così a fianco della Seibezzi, sebbene quest’ultima sia già messa alle strette in consiglio comunale a pochi giorni della sua nomina a “delegata anti-discriminazione”: alla sua uscita sulle diciture “genitore 1 e 2″ era stato lo stesso sindaco Orsoni a dichiararsi sorpreso, dicendo di «cadere dalle nuvole» e chiosando poi con fermezza che la sua delegata «parte male».