Non so se ve ne siete accorti ma sono un po' folli questi credenti, che continuano a essere fedeli a concetti ormai superati. Chi crede ancora alla fiaba che Dio esiste? Chi insiste a difendere un insieme di cellule nascosto nella pancia della mamma? Chi continua con questa idea della famiglia tradizionale? Follie da cristiani.
E poi basta con le mille stupide regole cristiane, la nuova regola è "ognuno può fare quel che vuole" questa è la nuova unica regola, è superata ormai la Chiesa e il suo imporre idee e morale.
Ognuno fa ciò che vuole. E' una libertà così estrema da entusiasmare, solo ad affermarla sembra dar pace al cuore.
Un esempio molto bello di questa nuova modalità di pensiero sono le ormai famose Femen: nella notte di Natale durante la messa nella cattedrale di Colonia la ventenne Josephine Witt è saltata dalla prima fila di banchi sull’altare maggiore esibendo sul seno nudo la scritta "I am God" (io sono Dio) e urlando "Credo nella libera autodeterminazione della donna" (qui l'articolo). In Argentina è successo qualcosa di ancora più particolare, i cristiani in cerchio difendono la cattedrale, un gruppo di Femen insulta e schiaffeggia i cristiani (qui articolo e video). Ora qualcuno di quei soliti cristiani arroccati alle vecchie posizioni potrebbe dire "Ma come? la vostra linea non è che ognuno può fare ciò che vuole? O può farlo solo la donna con il proprio bambino, visto che a nessuno interessa difendere il diritto di scelta del nascituro ma neanche la libertà di chi decide di schierarsi contro l'aborto, questi ultimi non solo liberi non dico di fare quello che vogliono, ma neanche di pensarlo e così devono essere schiaffeggiati o insultati?". Che scandalo che nel 2014 dobbiamo ancora sentire certi tipi di risposte retrogade, innanzitutto la parola "bambino", sono ancora ancorati a vecchi schemi ormai superati, il modo giusto di chiamarlo è grumo di cellule: manine, piedini, cuore e tutto quello che chiameremo bambino, dentro la pancia è solo un insieme di cellule, questo è importante per correttezza e rispetto, anche perchè si potrebbe altrimenti urtare la sensibilità di chi sta per abortire, ma si sa la sensibilità non appartiene ai cristiani. Secondo punto, logico che chi contrasta la libertà (come chi è contro l'aborto) e vuole imporre le sue regole, non può fare quel che vuole. E' da fermare, per il bene della nostra società. E' logico no? Qualsiasi bambino lo capirebbe se non schiavo della cultura cattolica, ma andatelo a spiegare ai cristiani, missione impossibile.
Per fortuna il mondo sta dalla nostra parte e viviamo così di certo in un mondo più libero ora, da molte parti in tutto il mondo gli omosessuali possono sposarsi tra loro. Scandalo per questi cristiani contrari a ogni libertà, ma se i cristiani ormai non li ascolto neanche più, è invece incredibile che non pochi omosessuali siano al loro fianco in questa battaglia e che molti omosessuali non sentano affatto il bisogno di lottare per questi diritti. Così danno man forte a quei cristiani che affermano che i diritti tanto richiesti in Italia possono averli già tutti senza bisogno di ulteriori leggi, persino Repubblica lo ha ammesso, e che anzi sposarsi convenga ben poco a livello economico. Ma tutto questo conta poco, conta solo che ognuno possa fare quel che vuole così se io voglio un matrimonio debbo poterci accedere, regole imposte non devono esserci semplice no? Per noi si, per i cristiani è dura riuscire ad arrivare a questo concetto. Che a poco serva a livello di diritti, e che interessi solo una minoranza del mondo omosessuale non ci interessa, conta che ognuno sia libero, la cosa più importante è la libertà. Ora cerchiamo di capire bene il concetto di libertà, perchè è molto diverso da quello che intendono i cristiani, per loro questo nuovo concetto di libertà sembra aramaico antico. Vi faccio un esempio, se Will Smith rifiuta un bacio da un omosessuale è un omofobo, perchè? La sua libertà di rifiutare un bacio si esaurisce di fronte al fatto che a cercare di darglielo è un omosessuale, perchè rifiutarsi? In questo caso si scontrano due libertà quella dell'omosessuale di dare un bacio a chi vuole e quella di Will Smith di decidere chi baciare. Naturale che vinca la prima, e che l'affronto di Will Smith è insopportabile, questo un cristiano non lo capisce. Purtroppo quando si vive di vecchi schemi è difficile vedere la realtà.
Per fortuna l'amore della libertà sta crescendo in Europa e in Italia, si sta per fare una legge contro l'omofobia, giusto no? Chi vuole che un omosessuale debba sentirsi discriminato in quanto tale? Ma nessuno logico. Persino la perfida Chiesa Cattolica nel suo Catechismo chiede che non vengano discriminate le persone con tendenze omosessuali. Il gioco dei cristiani è quindi di puntare sulla difesa della loro libertà di espressione. La legge, per fortuna, è già passata alla Camera, e viene continuamente accelerata in Senato. Ancora una volta i cristiani, se vi dovesse capitare la sfortuna di incontrarne, vi direbbero che in realtà questa legge sotto il tentativo di difendere da discriminazioni, che sono già difese per legge, mira a limitare la libertà di pensiero, e che sarà più difficile poter dire che la vera famiglia è tra uomo e donna. Purtroppo i cristiani hanno tutta una loro idea della realtà e soprattutto nonostante sono loro che perseguitano continuamente chi non la pensa come loro, basta vedere la storia, si sentono sempre perseguitati. Per vedere come funziona bene questa legge basta uscire dalla nostra troppo vecchia Italia, per vedere altrove come vengono applicate leggi simili, Francia in primis. Sono inni alla libertà queste leggi. Anche in Inghilterra in nome della libertà è stato licenziato il giornalista Craig James, ha pronunciato l'anno prima, quando era stato candidato repubblicano non eletto, un discorso omofobo, segnalato da organizzazioni gay all'emittente televisiva è stato licenziato in tronco. Stessa sorte avrebbe subito un militare in Usa, sollevato dal servizio per non aver appoggiato le nozze gay. In Ecuador un candidato alle presidenziali è stato condannato per omofobia. In questo modo gli omosessuali non potranno più essere discriminati, forse lo saranno i cristiani direbbero alcuni. Ma questa non è discriminazione, semplicemente non gli si consente più di dire alcune cose sbagliate.
Finalmente anche in Italia in alcuni comuni si inizia a scrivere "Genitore 1" "Genitore 2" al posto di Madre e Padre tutto questo per non discriminare, anche se certo dobbiamo ancora lavorare a nuove soluzioni, perchè ci è stato fatto notare che il Genitore 2 potrebbe sentirsi un po' discriminato rispetto al Genitore 1, e che Genitore è un termine maschile, nel caso di donna si dovrebbe dire genitrice. Stiamo studiando per trovare una soluzione migliore, ma i cristiani di sicuro non ci aiutano insistendo sui vecchi concetti di famiglia tradizionale.
Per fortuna grazie alle Lobby gay questa mentalità si sta imponendo ovunque, e chi si discosta da questa mentalità ne paga le conseguenze, come è stato chiaro con il caso Barilla, ma anche con chi come Hollande è stato tra i primi promotori dei matrimoni gay, anche in questo caso il governo francesce è stato accusato di omofobia, ha osato esporre sul sito del ministero della giustizia, un'immagine di una famiglia tradizionale. Anche qui qualche cristiano con la sua falsa idea di libertà chiede dove sia la libertà per Barilla di pubblicizzare i suoi prodotti come vuole. Non si rendono conto di come siano banali, è proprio faticoso per questi cristiani riuscire a capire che qui la libertà importante è quella di permettere ai gay di sposarsi poi la libertà dell'imprenditore Barilla di scegliere la famiglia classica per pubblicizzare la sua pasta non ha ragione di esserci perchè aiuta a creare una cultura contraria a quella della libertà, quindi va fermato. Così allo stesso modo un governo, anche se molto vicino al mondo omosessuale, non può pubblicare una foto che rappresenti una famiglia tradizionale: un uomo, una donna con la gonna e due bambini, uno scandalo. Il tentativo subdolo dei cristiani è quindi quello di farvi pensare che le Lobby gay vogliano imporre il loro pensiero, non cadete in questa trappola quella che vuole imporre il proprio pensiero è sempre e solo la Chiesa.
Altro pericolo sono le persone che sarebbero uscite dal mondo dell'omosessualità, e soprattutto chi come il dottor Nicolosi prevede addirittura una terapia riparativa, che a quanto pare non poche volte ha raggiunto i risultati sperati. Vi rendete conto cosa vuole fare questo dottore? Il dottore non va proprio ascoltato, chi dice che si potrebbe non nascere gay (almeno non in tutti i casi), non va per niente ascoltato, nega una realtà oggettiva e non è degno di essere ascoltato. Non parliamo degli ex-gay, persone che sono uscite da questo mondo, con questi è guerra aperta, sono un pericolo, aiutano a far pensare che, almeno in alcuni casi, non si nasce gay, possono essere un grave danno per noi. Facciamo qui un po di chiarezza, va bene ed è giusto aiutare il passaggio da etero a omosessuale, deve essere ben visto e appoggiato per favorire la persona a trovare il suo mondo, a liberarsi da questa società che ci costringe a mettere maschere, a nasconderci. Il passaggio da omosessuale ad eterosessuale è generato sempre invece da obblighi imposti dall'esterno e quindi deve essere fermato. Questo dottor Nicolosi in pratica mira a far credere a queste persone che la loro omosessualità derivi da qualche problema dell'infanzia, come l'assenza del padre nel caso di Luca, in questo modo fa credere alle persone di essere infelici nella loro pratica dell'omosessualità e li porta a forzare un cambiamento del loro essere che poi li fa credere veramente felici. Purtroppo storie ce ne sono tante, oltre a quella di Luca, tanti sono questi casi che per fortuna non hanno i riflettori del mondo dell'informazione.
Poi non so come si possa ancora andare avanti con queste ricerche, o queste storie quando l'Apa (associazione degli psichiatri americani), ha detto chiaramente che l'omosessualità è semplicemente un orientamento sessuale. Come si possa non ascoltare una fonte così attendibile proprio non lo so. Nessuno deve poter quindi affermare che l'omosessualità sia una malattia, non so come si possa arrivare a una discriminazione così grande, ma neanche si può affermare che sia una deviazione, o che si possa curare. Questi cristiani d'altronde sono sempre stati contro la scienza, fa sorridere poi il fatto che alcuni di loro in maniera ironica vogliano paragonare questa nostra fede nell'APA alle fedi cieche di chi era contro la scienza, e così uno di loro in uno degli articoli senza senso che pubblicano questi cristiani preistorici, scrive: "sembra di rivivere i tempi in cui non si poteva mettere in discussione quello che aveva detto il grande Aristotele, Ipse dixit, l'ha detto lui, quindi non si può mettere in discussione, tempi medioevali quelli, criticati spesso, ma il procedimento è simile. Con una piccola differenza, Aristotele almeno aveva un minimo di coerenza, qui invece ci troviamo davanti ad un organo che ha declassato la pedofilia da malattia a disordine, per poi declassarla ulteriormente a orientamento sessuale, salvo poi ritrattare. D'altronde l'apertura alla pedofilia nel mondo ateo critico del cristianesimo non è una novita assoluta come dimostrano certe affermazioni diRichard Dawkins. E' questo il futuro civile del nostro mondo?". Quello che manca alla cultura cristiana da capire è proprio il significato di civiltà, siamo in un mondo nuovo e non possiamo fermarci a schemi precostituiti. Ognuno può fare quel che vuole questa è la nuova norma, quindi io posso scegliere il mio orientamento sessuale, e ogni orientamento è lecito. Anche la pedofilia non è in fondo un male così grande come vogliono far credere questi cristiani, anche il pedofilo deve avere la possibilità di seguire il suo orientamento, le sue pulsioni. Ma sarà una lotta dura che ha ancora bisogno di un po' di tempo per attecchire nella nostra società, anche se qualche spiraglio c'è già, basta vedere la proposta dell'avvocato inglese Barbara Hewson, ma anche nella nostra ancora vecchia Italia c'è qualche tentativo di rendere un fenomeno normale la pedofilia. Tanta strada c'è da fare chiaramente in questa via di civilizzazione.
Altro muro da abbattere è la libertà dalla vita, Sartre diceva che siamo stati condannati a vivere, una condanna? Un'imposizione? Non dobbiamo accettare imposizioni, e così finalmente l'eutanasia non solo in Belgio è legge, ma si sta estendendo anche ai minori. Non devono esserci ostacoli alla libertà, non deve avere limiti.
Usciamo fuori da questo immedesimarci nel mondo ateo-critico e torniamo al titolo, il mondo folle e pazzo a me sembra quello di chi intende mandarlo avanti senza Dio. Prendere in giro questa parte del mondo ateo è talmente semplice, basta far notare ciò che normalmente si nasconde dietro determinate prese di posizione. Il concetto di libertà, su cui poggiano la maggior parte delle loro affermazioni è proprio quello che maggiormente viene poi negato a chi la pensa diversamente, e non poche volte questo negare la libertà dell'altro sfoga nella violenza. C'è una follia dietro un pensiero che ormai sembra logico, e nella tiritera che sentiamo non ne percepiamo più la follia. Gilbert K. Chesterton disse che“La grande marcia della distruzione culturale proseguirà. Tutto verrà negato. Tutto diventerà un credo… Accenderemo fuochi per testimoniare che due più due fa quattro. Sguaineremo spade per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Non ci resterà quindi che difendere non solo le incredibili virtù e saggezze della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile: questo immenso, impossibile universo che ci guarda dritto negli occhi. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l’erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Saremo tra coloro che hanno visto eppure hanno creduto”. Quanto è vera ora questa frase, stiamo dicendo che la famiglia è tra uomo e donna, e mentre lo affermiamo sembra che stiamo dicendo qualcosa di coraggioso, mentre è qualcosa di chiaro da quando l'uomo è al mondo. Stiamo dicendo che l'aborto è una tragedia, e che la vita è un dono, ma sembra che stiamo cercando di spiegare una complessa teoria scientifica, diremo più avanti che la vita umana vale di più di quella animale, ma sembriamo degli spietati assassini.
Continuamo quindi ad analizzare un po' il mondo ateo e continuamo seguendo la via della libertà che sembra a prima vista caratterizzarlo. Il significato che sembrano dare al concetto di libertà è fare ciò che vogliamo giusto? Bene allora possiamo prendere le parole del Papa tanto amato, Papa Francesco, e fargli dire quel che vogliamo noi. Ha già questa etichetta di rivoluzionario, bene approfittiamo del fatto che ha citato una parte del Catechismo della Chiesa Cattolica ai più sconosciuti, per dire che il Papa non giudica i gay. Ma che novità? Quando mai lo ha fatto la Chiesa? Ma facciamolo credere, cancelliamo quel che afferma il Papa subito dopo (dire che lo afferma anche il Catechismo non conviene) teniamo solo che "il Papa non giudica i gay" e facciamo un titolone, così rispettiamo la libertà di pensiero e facciamo dire al Papa quello che vogliamo noi. Il Papa sarebbe per il matrimonio omosessuale, peccato che tanti documenti smentiscono questa bufala, ma l'immagine è quella, e piace anche: Chiesa che condanna, Papa Francesco che vuole cambiare la Chiesa. Così poi possiamo mettere tanti dubbi che presentano sempre una Chiesa da cui non ci si può aspettare niente di buono: "ma quanto durera questo Papa? La Chiesa cattiva e malvagia prima o poi lo farà fuori, così è successo d'altronde con Giovanni Paolo I". Peccato che la Chiesa cattiva e malvagia sia la stessa che in India difende gli omosessuali, considerati dei criminali dal governo locale. D'altronde con l'informazione si deve presto imparare ad andare direttamente alla fonte per capire qualcosa, altrimenti ognuno interpreta come vuole o addirittura crea, come quando a Papa Francesco appena eletto si provò a buttare fango, citando parole da lui mai dette contro le donne, la fonte era stata inventata del tutto, o meglio presa da una risposta alle tante domande di “Yahoo Answers”.
Ma la follia del mondo che ha deciso di vivere senza Dio non ha confini. Se la vita degli esseri umani è ormai considerata pari a zero, a crescere sempre di più sono i diritti degli animali, si protesta contro la sperimentazione sugli animali, contro la caccia, e contro qualsiasi violenza sul mondo animale. E parliamoci chiaro io non sono assolutamente favore della violenza sugli animali, anzi, a me sono sempre piaciuti gli animali, e fa impressione anche a me vedere quei video di violenze gratuite sugli animali. Non solo amare gli animali, la natura e il creato non è assolutamente anticristiano, anzi, basta pensare a San Francesco e al suo rapporto con la natura, ciò che invece è leggermente anticristiano oltre che folle è amare di più gli animali che gli uomini, questo è il problema di alcuni animalisti. Rispettare e curare il creato non può arrivare al punto da preferire la vita di un animale a quella di un uomo. Il caso della Spagna è al limite della follia e farebbe ridere molto se non fosse che è tutto vero: è più sicuro essere gorilla che esseri umani, in quanto i gorilla sono protetti sin dal momento del concepimento. Si vieta non solo l’aborto dei gorilla ma anche la sperimentazione su embrioni e feti dell’animale. Peccato che gli animali umani non siano altrettanto protetti, visto che l’aborto è legale in Spagna e la ricerca con cellule staminali embrionali, che richiede la distruzione degli embrioni umani, consentita. Anche altrove le follie non mancano, Ann Furedi, la direttrice della più grande clinica abortiva della Gran Bretagna afferma: "Se le donne non sono felici del sesso dei figli possono abortire". Si lotta contro la sperimentazione sugli animali con una ferocia tale, poco conta che possano salvare vite umane, e chi prova a farlo notare viene attaccato, come è accaduto a Caterina, il simpatico mondo animalista ha risposto con dolcezza alla malata Caterina che ha fatto notare che senza ricerca sarebbe morta a 9 anni, e così a raffica alcuni animalisti hanno usato facebook nel modo migliore, per dialogare: «Se crepavi anche a 9 anni non fregava nulla a nessuno, causare sofferenza a esseri innocenti non lo trovo giusto», è il messaggio di Valentina; «Per me potevi pure morire a 9 anni, non si fanno esperimenti su nessun animale, razza di bestie schifose» Mauro; «Magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m... in meno e più animali su questo pianeta» Perry. L'idea, che a volte si vuol far passare, che chi ama gli animali sia più buono, più sensibile, non mi sembra troppo veritiera, d'altronde Hitler era un amante degli animali, non sempre questo significa amare anche l'uomo. Giusto per precisare, non sto dicendo che chi ama gli animali spesso odia gli uomini, conosco personalmente persone che amano entrambi e l'esempio di San Francesco fa vedere come amare il creato tutto non è affatto difficile.
Termino questo lungo articolo facendo notare che ciò che manca di più a questo mondo ateo-critico che chiede sempre la libertà di poter fare quel che vuole, di poter essere accettati, riconosciuti, di poter decidere, è proprio accettare la libertà dell'altro di pensarla diversamente. Non solo non si accetta la libertà dell'altro e si fugge ogni forma di dialogo vero, ma quando l'altro continua ad affermare la sua verità si arriva a forme di violenza, chiare nella storia delle femen prima esposta, nelle prese di posizione delle lobby gay, nelle reazioni degli animalisti sopra e delleintimidazioni arrivate ad alcuni ricercatori (persone che cercano di salvare vite umane).
di Massimiliano Salerno