Siamo qui per parlare dell'ennesima pazzia di questo nostro mondo. La nuova civiltà avanza, si fa strada e noi stiamo a guardare.
Ora l'ennesimo caso simpatico, ma neanche troppo, è quello di Mario Adinolfi. Lo conoscete? E' un giornalista e politico. Firma articoli e servizi per i quotidiani Avvenire, Europa, Il Popolo, e La Discussione, e per la Radio Vaticana. Politicamente ha militato prima nella Democrazia Cristiana e poi, con l'avvento del bipolarismo, nell'area centrista del centrosinistra. Continua la sua carriera all'interno del PD.
Bene perchè ci interessa parlare di Mario? Perchè dice cose scomode, parla di matrimonio tra uomo e donna, critica i matrimoni omosessuali. Ha avuto il coraggio di scrivere un libro "Voglio la mamma".
Benissimo non è l'unico a fare ciò, perchè parliamo di lui? Forse perchè è uno dei pochi esponenti del PD, forse l'unico, che sembra interessarsi a questi temi? No, perchè facebook gli sta facendo guerra. O meglio un gruppo di persone ha segnalato la pagina di Mario Adinolfi e Facebook ha oscurato per 24 ore sia la sua pagina personale sia la pagina dedicata al libro "Voglio la mamma".
Non so se avete mai provato a segnalare pagine facebook o commenti. A me è capitato, non sono andato a cercarlo, ma vedendo in un commento una bestemmia tra l'altro del tutto gratuita, ho pensato "andiamo a segnalarla, magari la tolgono". Ma la risposta di facebook è stata negativa, non c'era niente di strano secondo il social network, anzi invitava me a chiarire direttamente con l'interessato inviandogli un messaggio personale. Chiaramente è stata la mia prima e ultima segnalazione.
Come funziona? Il tutto ha un peso diverso quando si fanno segnalazioni di massa e Facebook magicamente interviene. A questo punto però i gruppi si organizzano, contro le pagine che vogliono chiudere. Evviva la libertà di parola e di opinione, se in tanti (magari organizzati) segnalano, la libertà di opinione si esaurisce. Mario Adinolfi non solo deve sentirsi accusare sempre con la solita etichetta di omofobo ma deve anche perdere ogni possibilità di comunicare. Ciò che dice incita odio e violenza, la bestemmia che io ho segnalato invece non incita niente di negativo, non è di cattivo gusto per nessuno. Chiaro?
Mario Adinolfi sul suo spazio Twitter ha mostrato come avviene la segnalazione, come si mettono d'accordo per segnalare, come ci siano delle guide, e mostra questa immagine:

Chiaramente in questo modo si può mettere a tacere chiunque, non è la prima e non è l'ultima pagina che ha chiuso per questi motivi. Alcune pagine non hanno più riaperto. E tutto senza che la legge Scalfarotto sia stata ancora approvata, figuriamoci cosa sarà dopo. Vi lasciamo con le parole di Mario Adinolfi su twitter:

di Massimiliano Salerno