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Tempio di Gerusalemme

Il Tempio di Gerusalemme fu, realizzato per ospitare l'Arca dell'Alleanza ed era considerato dalla religione ebraica l'edificio sacro più importante. Il tempio fu distrutto e ricostruito più volte. Con Giosia ci sarà la centralizzazione del culto a Gerusalemme e l'importanza del Tempio crebbe notevolmente, i sacrifici potevano essere fatti solamente nel Tempio di Gerusalemme.

  • Il Tempio di Salomone o Primo Tempio è stato costruito, secondo la Bibbia, dal Re Salomone nel X secolo a.C. Fu completamente distrutto da Nabucodonosor II nel 586 a.C.
  • Il Secondo Tempio fu costruito al ritorno dall'esilio babilonese a partire dal 536 a.C. Grazie all'aiuto di Ciro, re persiano. Fu terminato il 12 marzo del 515 a.C. Venne restaurato il 21 novembre del 164 a.C. da Giuda Macabro.
  • Il Tempio di Erode fu un ampliamento importante del Secondo Tempio, ivi compreso una risistemazione del Monte del Tempio. Fu iniziato da Erode il Grande verso il 19 a.C. e terminato in tutte le sue parti solo nel 64 d.C. Come raccontato dal Talmud nel trattato di Ghittin, il Secondo Tempio fu distrutto dall'imperatore Tito nel 70 d.C. Oggi ne resta solamente il muro occidentale di contenimento, detto comunemente Muro del Pianto.

Con la distruzione del Secondo Tempio, ebbero termine i sacrifici che solamente nel Tempio si compivano; e con essi la maggior parte dei compiti del sacerdote che lì esplicava la sua attività.

La distruzione del Tempio segna quindi una tappa cruciale nella pratica del giudaismo, così come è oggi conosciuto, con una attività di culto pubblico non più sacrificale ma incentrato sul Libro (culto sinagogale).

Il Muro occidentale, detto anche muro del pianto, luogo di preghiera e di pellegrinaggio dopo la distruzione del Secondo Tempio, è diventato dopo il 1967 come una vasta sinagoga a cielo aperto. La parte scoperta del Muro occidentale rappresenta tuttavia solo un quarto della sua lunghezza totale.

Gli ebrei osservanti non si recano sul monte Moriah, luogo del Tempio, per evitare di mettere piede sullo spazio consacrato. Infatti, la Torah vieta alle persone che hanno contratto impurità di oltrepassare il perimetro che delimitava il Monte del Tempio senza prima essersi purificate. Infatti, dopo la distruzione del Tempio, sono venuti meno gli strumenti decretati dalla Torà per la purificazione necessaria.

Sulla spianata dove sorgeva il Tempio gli arabi hanno costruito due importanti monumenti: la Moschea al-Aqsa e la Cupola della Roccia (l'area è oggi chiamata dai musulmani spianata delle moschee). Questi due monumenti sono tra i principali luoghi santi per l'Islam e tra i monumenti più celebri di Gerusalemme.

Durante il periodo di Gesù le chiavi del Tempio ce l’avevano i sadducei, i farisei partecipavano al culto al tempio, ma non erano loro gli organizzatori. I farisei determinavano comportamenti e modi di accesso al Tempio, diremo che c’era un patto sotterraneo, i farisei criticavano il modo in cui avveniva il culto, ma non apertamente, c’era come un patto segreto. Mentre nel movimento del Giovanni Battista c’è una rottura aperta. I farisei criticano il modo in cui veniva organizzato il culto nel tempio, si accorgevano che dei riti troppo enfatizzati non erano la cosa importante, ma era importante il cuore con cui si faceva questi riti. I sacrifici che vengono offerti sembrano soltanto qualcosa di esteriore, c’è una crisi nella religiosità del tempo.

I testi del Nuovo Testamento non parlano quasi mai del sistema cultuale. Paolo che era un ebreo così zelante non parla mai del Tempio nelle sue lettere e non parla mai dei sacrifici, anzi quando nomina i sacrifici dice che sono superati, e quando nomina il Tempio parla dell’abitare di Dio in noi, non nomina neanche il Tempio di Gerusalemme. Tutto questo ha un forte peso, nel vangelo di Giovanni si dice addirittura “distruggete questo Tempio e io lo ricostruito in tre giorni”. Gesù vuole annunciare una nuova verità, rispetto all’antico ordinamento, questo per esempio si vede nella cacciata dei venditori, è un segno profetico di un Tempio che rappresenta i sacrifici e di cui non c'è più bisogno, c'è bisogno di una purificazione interiore, di un'offerta interiore, sulla via poi di molti profeti che avevano già criticato i sacrifici come atti puramente esteriori, c'è bisogno invece di un cuore nuovo. Quell'azione di Gesù nel Tempio non era contro il fare mercato nella casa del Padre, perchè quei mercanti vendevano ciò che serviva per il culto, rispettavano la Legge, non andavano contro, è invece una risposta profetica, che gli israeliti capiscono bene, noi ora un po' meno. Il capitolo 13 di Marco, Gesù annuncia la rovina del Tempio. L’episodio della cacciata dei venditori dal Tempio è molto importante, si applica il criterio della molteplice attestazione, raccontato da tutti e quattro i vangeli, quindi non ci sono dubbi che sia storico. Il gesto di Gesù non vuole essere rivoluzionario, che dichiara illeciti i sacrifici. Se il gesto di Gesù non è quello di un rivoluzionario o di un liberale che gesto è? È un gesto che non va letto nella difesa della sacralità del luogo, ma il gesto di Gesù è un segno di compimento escatologico, ci fa vedere che c’è un nuovo Tempio escatologico, libero dai traffici materiali. Un nuovo Tempio che è esente da sacrifici cruenti, un nuovo Tempio aperto a tutti i popoli indistintamente. Il comportamento di Gesù annunciava la fine del Tempio antico e l’evento di un nuovo Tempio escatologico. Nel racconto di Giovanni al capitolo 2, Gesù viene preso in parola, Gesù parlava del Tempio del suo corpo, proprio il voler distruggere il corpo di Gesù da parte dell’ordine religioso avrebbe coinciso con la distruzione del Tempio. Episodio importantissimo per far vedere che si tratta di un nuovo Tempio non più legato ai sacrifici. Altri episodi sono il velo del Tempio che si squarcia, in occasione della morte di Gesù. Gesù è colui che si sacrifica una volta per sempre, nel nuovo Tempio si potrà adorare in spirito e verità. C’è coincidenza tra la figura del sacerdote e Gesù, il sacerdote è colui che si offre.