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Sinedrio

Il Sinedrio di Gerusalemme era l'organo preposto all'emanazione delle leggi ed alla gestione della giustizia. Era composto da Sacerdoti, Scribi e Anziani. Le opinioni venivano discusse prima delle votazioni ma le opinioni in minoranza non venivano scartate e non erano proibite: semplicemente l'opinione di maggioranza diventava vincolante. Nel periodo di Gesù, i compiti del Sinedrio erano quelli di far rispettare la Legge della Torah in ogni suo atto. In epoca romana il Sinedrio poteva giudicare qualunque sentenza, a eccezione della pena capitale. Il Sinedrio non formulava leggi, ma le faceva rispettare solamente.

La tradizione biblica vuole che il Sinedrio sia stato fondato da Mosè. Nell'età dei re non esisteva un Sinedrio vero e proprio, ma c'erano dei tribunali che si tenevano alle porte di città o villaggi. Non solo c'erano dei sacerdoti e degli anziani, ma anche dei magistrati civili. Il Sinedrio che conosciamo nacque in età ellenistica, e fu fondamentale per lo sviluppo della storia ebraica di questo periodo.

Il Sinedrio giudicava e puniva ogni reato attraverso una magistratura eccezionale (il Sinedrio era convocato solamente per motivi molto gravi). Era presieduto dal Sommo Sacerdote (cohen), che superava il re in qualità di supremo magistrato. L'organo del Sinedrio che esercitava il potere giudiziario era formato dalle guardie del Tempio, che sorvegliavano l'ordine pubblico nel Sinedrio e nella stessa Gerusalemme. Erano capeggiati dal cohanim, magistrato scelto tra i pontefici o tra i parenti del Sommo Sacerdote. Il cohanim sostituiva anche il Sommo Sacerdote se si assentava.

La carica di Sommo Sacerdote durava per un tot di tempo poi si rimaneva Sommo Sacerdote ma non in carica. Occorrevano testimoni per l'accusa, più di uno, le donne non potevano testimoniare, parlavano separatamente l'uno dall'altro i testimoni. Queste testimonianze venivano scritte e giudicate prive di valore se differivano del minimo dettaglio. Marco ci dice che queste testimonianze non coincidono nel caso di Gesù e infatti non vengono ritenute valide. Il Sinedrio vuole seguire la procedura ma non ci riesce e quindi va contro le procedure, il Sommo Sacerdote interroga Gesù, cosa che non potrebbe fare, e non solo, gli chiede di autoaccusarsi e non si può. Alla bestemmia di Gesù il Sommo Sacerdote si strappa le vesti, e deve essere quindi ora condannato a morte.

La regolazione del calendario era affidata al sinedrio di Gerusalemme che impostava la suddivisione dei mesi nel nuovo anno in maniera empirica, in base all'osservazione delle fasi lunari ed all'alternanza delle stagioni. Qualora un osservatore avesse rilevato la luna nuova in cielo avrebbe dovuto avvertire quanto prima il Sinedrio che, accertati i dati in suo possesso e ottenute due testimonianze concordanti, decretava l'inizio del nuovo mese. Per decretare gli anni embolismali ci si regolava invece sulla realtà stagionale: quando la primavera tardava il Sinedrio decretava l'introduzione di un tredicesimo mese, garantendo così la celebrazione delle feste stagionali nel loro periodo. Dopo la distruzione del Tempio e la cessazione del Sinedrio, il popolo ebraico prese a seguire il calendario perpetuo stabilito dall'amoraim Hillel (da non confondere con l'omonimo tannaim).