Saul
Il primo re di Israele. Nel 1050 i Filistei ottennero un’importante vittoria sugli israeliti, e si impossessarono dell’arca dell’alleanza, inoltre gli israeliti non poterono più costruire oggetti in ferro e dovevano comprare dai filistei gli oggetti di ferro a scopo pacifico. Allora si nominò re Saul. La monarchia ebbe una grande rilevanza militare, economica e culturale, ma diede anche l’impulso per un rinnovamento della religione di Jahvé. Il regno di Saul fu solo uno stato di passaggio, infatti Saul ebbe più che altro il controllo militare, come avevano anche i giudici, solo che i giudici l’avevano di una sola tribù mentre lui ce l’aveva di parecchie tribù, le quali lo elessero una dopo l’altra. Samuele, che nella tradizione è visto come sacerdote e profeta, probabilmente ha contribuito a mettere la propria tribù di Efraim sotto il comando di Saul.
I racconti della tradizione sono più che altro caratteristici di una visione teologica, originata dall’opposizione all’istituto monarchico che perseguiva i propri interessi, questa visione porta in primo piano il conflitto fra la potenza umana e divina. Al tempo invece di Saul non sembra che si era scorta nessuna minaccia per la religione di Jahvé nel comportamento di Saul, sembrava necessario per la conservazione del popolo e della stessa religione.
I maggiori nemici militari di quell’epoca per gli israeliti erano i filistei, anche loro erano da poco nel paese ma erano già organizzati secondo una struttura aristocratica, non erano stati quindi dei seminomadi, avevano un esercito di condottieri ben addestrati e abili come ad esempio Golia. Un esercito popolare inesperto generalmente non aveva speranze contro di loro. Soltanto David riuscì a respingere i filistei.