Ipostasi, Hypostasis
L'ipostasi (dal greco hypostasis, «sostanza», da hypo, «sotto», e stasis, «stare») è un concetto che assume diversi significati. Nel primi concili ecumenici viene usato insieme a ousia per descrivere il rapporto trinitario, significa persona. E quindi si afferma che nella Trinità c'è un'ousia e tre hipostasis, cioè una sostanza e tre persone. Originariamente hypostasis significava in greco una realtà concreta e individuale, non differenziandosi da ousia. Solo verso il 380 si cominciò nella teologia trinitaria a distinguere tra l'unica natura divina (ousia) e le tre ipostasi o persone, e nel concilio di Calcedonia si riconobbero in Cristo due nature e una sola ipostasi o persona.
Viene usata anche per il discorso su Cristo, l'unione ipostatica è la sua persona che comprende due nature, quella umana e quella divina. A volte si è mal compresa questa unione ipostatica come un unione delle due nature da qui diverse eresia, come che l'umanità si disperde nella divinità di Gesù, o che alla fine dei tempi questa unione ipostatica svanisca e l'umanità di Cristo si sarebbe dissolta.
Unione ipostatica vuol dire unione nell'ipostasi, è l'unione delle due nature nell'unica persona di Cristo. Il discorso dell'ipostasi in Cristo non è comprensibile senza la distinzione. In Cristo vi è un unità completa e totale, esiste un'alterità reale che si basa sulla stessa alterità di Dio e dell'uomo. Questa alterità è ben tradotta dalle due nature. In Gesù, Dio e uomo sono realmente distinti e uniti nell'unico Cristo.