Questo è il tuo spazio puoi scrivere ciò che vuoi e poi ritrovarlo al ritorno su questo sito

testimonianze cristiane, storia della chiesa cattolica, teologia, esegesi, aborto, famiglia, battaglia per la vita

Guerra dei trent'anni

La guerra dei trent’anni, fu l’ultima guerra di religione in Europa, che fu dovuta all’intento dell’imperatore d’Austria di conquistare la Boemia costringendo gli abitanti a convertirsi al cattolicesimo. In un primo tempo l’imperatore sembrava avere la meglio, ma quando il conflitto cominciò ad avere proporzioni internazionali, cominciarono le difficoltà, in quanto la Svezia intervenne a favore della Boemia per salvaguardarne la fede evangelica minacciata e con lui si allearono anche altri principi protestanti tedeschi, nel contempo anche la Francia cattolica del cardinale Richelieu, intervenne per contrastare l’ascesa degli Asburgo in Europa. L’ingresso della Francia a seguito della sconfitta militare della Svezia, portò l’Imperatore d’Austria alla resa e la patteggiamento della pace.

La guerra dei trent'anni fu una serie di conflitti armati che dilaniarono l'Europa dal 1618 al 1648. I combattimenti si svolsero inizialmente e soprattutto nei territori dell'Europa centrale appartenenti al Sacro Romano Impero Germanico, ma coinvolsero successivamente la maggior parte delle potenze europee, con le eccezioni considerevoli di Inghilterra e Russia. Nella seconda parte del periodo di guerra, i combattimenti si estesero anche alla Francia, ai Paesi Bassi, all'Italia settentrionale ed alla Catalogna. Durante questi trent'anni, la guerra cambiò gradualmente natura e oggetto: iniziata come conflitto religioso fra cattolici e protestanti, si concluse in lotta politica per l'egemonia tra la Francia e gli Asburgo.

La pace di Westfalia, stipulata nelle città tedesche di Münster (con la Francia) e Osnabrück (con la Svezia), portò all’indebolimento dell’autorità imperiale e la rafforzamento di quella dei principi sia per le questioni politiche sia per quelle ecclesiastiche. Da questo momento il Sacro Romano Impero Germanico fu diviso in Corpus Cattolicorum e Corpus Evangelicorum.

Tale trattato di pace portò come conseguenza in ambito religioso, il riconoscimento del calvinismo al pari del luteranesimo e del cattolicesimo. Nel contempo il principio della territorialità confessionale, già riconosciuto con la pace di Augusta, viene confermato ristrettivamente in quanto fu decretato che dal 1624, gli Stati non possono più cambiare la propria fede e di conseguenza venne meno il principio del cuis regio eius religio, come successe in Sassonia dove il passaggio dal principe alla fede cattolica non ebbe la conseguenza di far cambiare la fede al suo popolo che restò protestante.

La pace di Westfalia segnò il completo fallimento della diplomazia vaticana in quanto:

  • il nunzio Fabio Chigi non fu ascoltato da nessuno;
  • la protesta fatta dal papa Innocenzo X con la bolla Zelus Dominus Dei, per l’esclusione della Santa Sede dal trattato di pace, cadde nel vuoto;
  • per la guerra di successione al trono di Spagna, il re Carlo II designò come erede il duca francese Filippo d’Angiò, che fu appoggiato dal papa, per limitare la posizione egemonica degli Asburgo, che in risposta a tale affronto, occuparono parte dello Stato Pontifico, che fu alla fine costretto a riconoscere il candidato Asburgico, mentre Filippo d’Angiò diventato re di Spagna col nome di Filippo IV ruppe le relazioni con la Santa Sede.