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testimonianze cristiane, storia della chiesa cattolica, teologia, esegesi, aborto, famiglia, battaglia per la vita

Erasmo da Rotterdam

Erasmo da Rotterdam (1466-1536), nato a Rotterdam, città olandese, il 28 ottobre del 1466, era il figlio illegittimo dell'unione tra un prete e una donna, divenne orfano di padre e di madre ben presto, morirono entrambi di peste, ricevette la sua educazione dai dei fratelli della vita comune, fu segnato dalla spiritualità della devotio moderna, fu la principale figura del Rinascimento europeo, chiamato il principe degli umanisti. Nel 1487, a malincuore, senza avere una profonda vocazione scelse di entrare nel monastero di Stejn, nei paesi bassi, fu ordinato sacerdote il 25/4/1492. Ma la sua vera passione era lo studio e in particolare lo studio delle lettere antiche, la letteratura classica in particolare, di Cicerone. A un certo punto lascio il convento e divenne segretario del vescovo francese Enrico di Bergen, e grazie al sostegno economico di questo vescovo poté continuare i suoi studi a Parigi. Un altro momento importante fu il viaggio in Inghilterra, qui si incontro con Tommaso Moro e altri, questo sarà un incontro decisivo, incontra un umanesimo cristiano. Quindi decise di dedicarsi allo studio della Sacra Scrittura e compose diverse opere:

  • Enchiridion militis Chiritiani (1503), e un piccolo manuale di pietà scritto per introdurre i laici alla vita cristiana. L’idea che sta alla base di questo libro è che la perfezione cristiana sta nel cuore dell’uomo, nel suo rapporto intimo con Cristo, cioè nell’interiorità e non nelle manifestazioni esterne (riti, sacramenti, liturgia). La sua è dunque una spiritualità dell’interiorità bastata sul rapporto diretto cristiano/Dio. Qui si trova l’idea dell’imitatio Christi, con la differenza rispetto alla Devotio Moderna che l’imitazione di Cristo deve essere imitazione della sua umanità;
  • Il suo elogio della follia (1511) è una satira sulla chiesa del suo tempo (fa dire a un pazzo ciò che lui stesso vorrebbe dire), dietro le apparenze il sapiente vero può scoprire la vera saggezza. Questo libro fa di Erasmo un maestro ammirato e riconosciuto;
  • Novum instrumentim (1516), è l’edizione del testo greco del Nuovo Testamento con una traduzione latina che si discostava da quella della Vulgata. Nell’introduzione si trova un commento al Nuovo Testamento. Erasmo sviluppa una teologia biblica che chiama filosofia di Cristo.

Nel periodo 1516-1518 Erasmo raggiunge il culmine del suo prestigio a tal punto da essere additato come l’uomo che poteva riformare la Chiesa, però a questo punto entra sulla scena della storia Lutero che adombra la figura di Erasmo, perché:

  • Da un lato, Erasmo è attratto dalle idee di Lutero e per questo, nell’ambiente cattolico, viene ben presto sospettato di compiacenza eccessiva nei confronti di Lutero e delle sue idee;
  • Dall’altro lato, Erasmo è diffidente nei confronti delle posizioni assunte dal riformatore nel 1520.

Ben presto la Chiesa cerca di utilizzare il prestigio di Erasmo invitandolo a scrivere contro Lutero. In risposta a tale invito nel 1524 Erasmo scrive De Libero arbitrio opera in cui critica la teoria luterana seconda la quale l’uomo non è libero, ma è predestinato al bene o al male. Quindi in quest’opera Erasmo difende il principio del libero arbitrio contro il determinismo luterano. Di contro Lutero risponde ad Erasmo col De servo arbitrio. Questa polemica segna la rottura tra Erasmo e Lutero, cioè tra l’umanesimo cristiano e la Riforma Protestante. Nel 1521 Erasmo si stabilisce a Basilea, dove il 12 Luglio 1536 muore.