Questo è il tuo spazio puoi scrivere ciò che vuoi e poi ritrovarlo al ritorno su questo sito

testimonianze cristiane, storia della chiesa cattolica, teologia, esegesi, aborto, famiglia, battaglia per la vita

Diacono

Il termine Diaconos (servitore), è presente nel Nuovo Testamento. Icona del servizio, in relazione diretta con il Vescovo. Forse è uno dei termini più autorevoli proprio per la sua chiara configurazione rispetto agli altri due (episcopo e presbitero), ma è pure un termine che va attribuito a una varietà di soggetti (a differenza di oggi che ha un soggetto specifico) per esempio: viene attribuito a Cristo Rm 15,8; 2Cor 11,23; Atti 6,1-6 noto come l'ordinazione dei diaconi, anche se oggi non si è del tutto concordi sul fatto se sono semplice collaboratori invece che diaconi così come s'intende oggi.

Il diaconato è considerato il terzo grado dell'ordine, sembra ora un risultato scontato, soprattutto in rapporto al diaconato permanente, recuperato perché prima il diaconato era solamente un gradino per divenire sacerdote. Il problema dell'introduzione della forma permanente concessa anche a uomini sposati sembrava pregiudicasse la necessità del presbiterato e il problema del celibato. L'istanza del diaconato permanente sarà evidenziata da Paolo VI.

Paolo VI, nel motu proprio, “Ad Pascendum”, non cita quest'ultimo testo a supporto del diaconato, mentre cita altri testi come: Fil 1,1; 1Tim 3,8-13.

In ogni caso, la figura dei diaconi, ha sempre avuto una grande importanza nella storia della Chiesa, il loro compito era quello di dare un aiuto sacramentale alla celebrazione eucaristica e soprattutto, l'amministrazione dei beni e l'assistenza dei poveri.

Le costituzioni apostoliche, del IV secolo, vedono nei diaconi il ministero dell'accoglienza, dell'ospitalità;“Il sacramento della Chiesa dalle porte aperte”.

Dimenticato per lungo tempo e soprattutto, considerato come semplice gradino al sacerdozio ministeriale, la novità ultima è che, nella ristrutturazione operata da Paolo VI, è stato ufficialmente ripristinato il diaconato permanente: motu proprio: Sacrus diaconatus ordinem,1967, voluto dal Vaticano II in LG 29 e AG16.

Due i problemi teologici del diaconato (sia transeunte che permanente):

  1. il fatto che il diaconato, pur essendo un ministero ordinato, non è qualificato come sacerdotale: “ad ministerium sed non ad sacerdotium” (LG 29). Nella triade del sacramento dell'ordine (episcopato, presbiterato e diaconato) esso non si configura come un grado sacerdotale (non implica una potestas sacerdotale). Allora, il problema che resta insoluto è quello di sapere come mai il diaconato, pur non essendo definito nella linea sacerdotale, appartiene allo stesso sacramento da cui derivano gli altri due gradi che sono caratterizzati, anche, in maniera sacerdotale? I diaconi romani del IV secolo fecero una famosa contestazione, rivendicando i diritti sacerdotali potendo così accedere alla celebrazione dell'eucarestia. Il problema rimane irrisolto.
  2. L'altro problema, è quello di indicare i compiti specifici dei diaconi, i quali non sono molto chiari. I documenti indicano tre ambiti: sacramenti, carità e parola. tuttavia, la linea emergente dovrebbe essere data dal termine stesso, servo: servizio, l'ambito specifico del compito diaconale. Il concilio, LG29, precisa che i diaconi:“Dediti alle opere di carità e di assistenza, i diaconi si ricordino del monito del beato Policarpo:"Siano misericordiosi, attivi e camminino nella verità del Signore, il quale si è fatto il servo di tutti" ”, è l'icona del servizio, sia esso di natura spirituale che materiale.

Il rischio attuale è che, data la penuria dei preti, il diaconato, diventi una specie di vice-prete, di conseguenza si riduce il diaconato all'ambito propriamente sacerdotale, cioè attorno all'altare senza comprendere il compito specifico del servizio, scadendo in quella sottile forma di clericalizzazione. Il diaconato ha una sua dignità e questa va scoperta, non alla luce del clero, ma alla luce della propria identità specifica che è quella diaconale.

Altro problema sul diaconato è quello del diaconato alle donne, c'è una tradizione nella chiesa siriaca favorevole al diaconato della donna, anche se sempre escluse dall'essere dietro l'altare, secondo alcuni hanno però l'imposizione della mani. In realtà le diaconesse erano molto presenti per il battesimo e per un motivo valido in quanto il battesimo era totale, e quindi per il battesimo delle donne servivano delle diaconesse.