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Abbà, Padre

Abbà (aramaico), Pater (greco), Padre, Secondo alcuni Abbà è un termine più familiare potrebbe essere tradotto con papà, babbo, ed sarebbe un'espressione poco, quasi per nulla usata nella fase pregesuana, ma dal 1965 sino ad oggi le ricerche si sono sviluppate, resta di fatto che Gesù ha detto realmente "Abbà", ma non significa Papà, non è detto dal bambino nei confronti del proprio padre ma anche dall'adulto nei confronti dei genitori, ne è prova il fatto che il corrispondente di Abbà in greco non è pappas, che significa papà, ma pater. Il termine Abba non è vezzeggiativo. L'invocazione a Dio come Padre è diffusa nel giudaismo, il giudeo quando prega si rivolge a Dio e lo chiama spesso Padre Nostro, addirittura Dio è conosciuto come madre. Gesù non è stato il primo a dire "Padre Nostro", questo senza escludere il rapporto particolare tra Gesù e Dio. Gesù ha una pretesa particolare, che il suo rapporto con Dio come Padre, è naturale, va al di là della metafora, Gesù è naturalmente figlio di Dio, ha questa pretesa, che è un rapporto filiale non di adozione, ma reale, questa è la questione cristologica fondamentale. Questi sono i dati che abbiamo, la ricerca ha fatto avanzare di molto gli studi su Abba, Qumran ha fatto rivedere molti studi sul Nuovo Testamento. Si son trovati dei Targum in cui la parola Abbà non è solo la parola degli infanti ma degli adulti, di fatto è un termine che era poco utilizzato nell'Antico Testamento.

Gesù pregava, e quando pregava, pregava sempre "Padre" o Abbà, "Dio" solamente sulla croce, ma è la citazione di un salmo. Abbà si trova in Mc 14,36, solo lì nei vangeli, c'è altre due volte nella lettera ai Romani e ai Galati. La preghiera accompagna tutta la vita di Gesù e Gesù si rivolge al Padre. Solo una volta in Lc 10,21-22 si dice che all'origine della preghiera c'è lo Spirito Santo. Si rivolge nelle preghiere sempre al Padre, Gesù quando intende Padre intende pregare Abbà, ma non si può dire Abbà senza lo Spirito Santo, questo ce lo dice San Paolo, ogni preghiera al Padre è dunque possibile nello Spirito, che è colui che apre la strada al Dio Padre. Lo Spirito è la porta d'ingresso nel mistero di Cristo e nel mistero di Dio. Noi sappiamo e crediamo che il Figlio è generato dal Padre e lo Spirito procede dal Padre e dal Figlio, proprio per questo può suggerire al Figlio e a noi di chimare il Padre, Gesù prega il Padre con la forza dello Spirito, che è colui che plasma questo rapporto.

La differenza tra il Padre Nostro detto dai credenti e detto da Gesù va segnalata: Gesù è figlio di Dio naturaliter, dall'origine, noi lo diventiamo, attenzione a questa differenza, noi diventiamo figli di Dio mediante la fede, mediante il battesimo, mediante l'essere in Cristo, ma non lo siamo dall'eternità, Dio ha solo un unigenito. Questo significa che solo Gesù viene dal Padre e torna al Padre, noi da Dio non torniamo mai neanche quando muoriamo, per il semplice fatto che non ci siamo mai stati, noi quindi non ci torniamo, ma ci andiamo. Dio ha pensato da sempre a noi ma noi non veniamo da Dio, noi andiamo verso Dio, solo Cristo torna al Padre. La figliolanza di Cristo e dei credenti è diversa rispetto all'origine, ma è uguale riguardo alla destinazione, in questo andare verso Dio la figliolanza diventa uguale, diventiamo figli nel Figlio e lo diventiamo a pieno titolo, questo è il motivo della divinizzazione dell'uomo, diranno i padri. Abba per questo non si troverà soltanto in Marco 14,36, ma si trova anche in Gal 4,4-7 e Rm 8,14-17.