Sergio III (904-911)

 

STORIA DELLA CHIESA

I PONTEFICI

Alla morte di Benedetto IV scoppiò a Roma una grave crisi. I due successori Leone V (903) e Cristoforo (903-904)  morirono strangolati in carcere.

                Si fece avanti allora Sergio III (904-911), vescovo di Cere di Tuscolo e avversario di Formoso di Ostia (891-896). Già nell'897 era stato eletto, in con­correnza con Giovanni IX (898-900), ma poi si era ritirato a Spoleto.

                Sergio III, una creazione dei duchi di Spoleto, pote' imporsi a Roma, gra­zie all'appoggio  del partito nobiliare romano, guidato da Teofilatto, detto "dominus Urbis" e da sua moglie Teodora, detta 'vestiarissa'. Costei aveva due figlie,  Marozia e Teodora iunior.

                E' infon­data l'ac­cusa,  mossa da Liutprando di Cremona, nella sua Antapodosis, che il papa fosse l'amante di Marozia, da cui avrebbe avuto il futuro Giovanni XI; ma queste tre donne, intelligentissime e altrettanto scostu­mate, di certo, esercita­rono per alcuni decenni un notevole influsso sulle sorti di Roma e del papato.

                Sergio III  si distinse per alcune opere pubbliche che diedero nuova bellezza a Roma, come la com­pleta rico­struzione della Basilica lateranense, ma si macchiò per aver fatto strangolare in carcere Leone V (903) e Cristoforo antipapa che lo avevano preceduto (+ 904).