Benedetto XV (1914-1922)

 

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Benedetto XV (Giacomo Della Chiesa) [Genova 1854 - Roma 1922], papa (3 settembre 1914-22 gennaio 1922). Di nobile famiglia, giovanissimo si laureò in diritto, mentre nel collegio Capranica a Roma attese agli studi delle discipline sacre. Fatto sacerdote, fu col nunzio pontificio in Spagna, e successivamente incaricato di importanti affari nella Curia romana. Fu segretario del cardinal Rampolla alla nunziatura di Madrid (1883-1887), poi suo sostituto alla segreteria di Stato (1901-1907), fu arcivescovo di Bologna nel 1907 e cardinale nel giugno 1914. Succeduto poco dopo a Pio X, durante la prima guerra mondiale fu esposto alle pressioni di tutti i belligeranti che pretendevano da lui una condanna dei rispettivi avversari. Egli cooperò ad alleviare le miserie della guerra da lui definita “inutile strage”, tentando con proposte di pace (come quella del 1° agosto 1917) di troncare le ostilità e di salvare l'Europa. Riusciti vani i suoi sforzi, nonostante la sincerità dei suoi intenti, Benedetto XV fu, soprattutto in Italia, avversato in taluni ambienti nazionalisti. Dopo la guerra e in base al patto di Londra, l'Italia si oppose a che egli avesse un rappresentante alla Società delle Nazioni. Sul piano diplomatico, la guerra e il dopoguerra portarono un certo raffreddamento nelle relazioni tra la Santa Sede e alcune nazioni europee (Gran Bretagna, Paesi Bassi, Francia). Nuove relazioni, invece, furono stabilite con gli Stati appena sorti nell'Europa centrorientale (Ungheria, Cecoslovacchia, Iugoslavia). Sul piano religioso animò lo zelo missionario con le precise direttive impartite alle missioni dall'enciclica Maximum illud(1919), mostrò grande sollecitudine nei riguardi delle Chiese separate d'Oriente (congregazione per le questioni della Chiesa orientale) e promulgò il codice di diritto canonico (1917).