TESTIMONIANZE CRISTIANE

 

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I Vangeli

 

Introduzione sui vangeli

 

            Lo studio dei vangeli è importantissimo ora a causa delle inchieste che ci sono su Gesù questo periodo, questo è positivo da un lato per l'interesse per Gesù ma negativo dall’altro per il fatto che ci sono delle storture, una lettura molto tendenziosa.

 

            Iniziamo dall’ordine cronologico, in ordine cronologico, i vangeli sono sistemati così:

·         Marco

·         Matteo

·         Luca

·         Giovanni.

 

Un tempo che va dal 65 sino alla fine del I secolo d.C., l'inquadramento canonico riporta in ordine diverso i vangeli come sono nella Bibbia. Matteo Marco e Luca sono i vangeli sinottici, sinottico come sguardo contemporaneo, questi tre seguono lo stesso livello di racconto con alcune differenze, ma il fondo è lo stesso.

Il vangelo di Giovanni segue delle categorie totalmente diverse, tranne la parte della passione che riprende il materiale sinottico, ma solo nella sequenza, perché comunque fa vedere Gesù in maniera diversa dai sinottici anche nella passione.

            Accanto a questi quattro vangeli abbiamo un'esplosione di vangeli apocrifi, vangeli cioè non confluiti nel Nuovo Testamento i più importanti sono il vangelo di Tommaso, di Pietro, il vangelo di Giuda, il vangelo della Maddalena, il Papirus Egerton. Oggi quando si parla dei vangeli c'è un attenzione non soltanto ai vangeli canonici ma apocrifi.

Questi materiali per lo più sono stati scoperti nel 1945 in Egitto, poi altre scoperte sino al 1974, questi vangeli sono quasi tutti della seconda parte del II secolo d.C. Questo ha indotto diversi studiosi a ritenere che hanno avuto una tradizione orale precedente, per esempio il vangelo di Pietro è considerato da autori come Crossan scritto in realtà tra il 70 e l'80. Ma questi appartengono tutti alla seconda metà del II secolo e appartengono a movimenti gnostici ben precisi. Lo gnosticismo è un sistema di conoscenza della verità, lo gnosticismo nasce già nel I secolo, si trova a Corinto quando Paolo scrive la 1Cor. Il vangelo di Pietro appartiene alla corrente gnostica della Siria, quello di Tommaso di Alessandria d’Egitto, ci sono quindi diverse correnti gnostiche.

C'è un forte dualismo comune tra tutti gli gnostici tra spirito e carne, lo Spirito Divino si incarna e si elimina piano piano tramite un'ascesi dalle spore umane, il credente deve compiere lo stesso itinerario di Gesù, la materia è disprezzata, la sarx è disprezzata, l'incarnazione è un modo di apparire di Gesù, lo stesso dualismo vale per il credente che in quanto spirito deve liberarsi dalla carne mediante l'ascesi. Un disprezzo della carne a favore di quello dello spirito, liberazione progressiva dalla carne.

 

Perché questi vangeli non ci sono nel canone?

 

I vangeli apocrifi non si sono preservati all'interno degli scritti cristiani a causa di una debolezza loro nelle comunità del tempo rispetto alla storia di Gesù, ci presentano un Gesù troppo divino, un Gesù senza croce, che non attraversa la passione, un Gesù falsato, non hanno avuto la forza di sopravvivere al tempo. Non c'è nessuna Chiesa imperiale che ha deciso questo, una forza interna ha scelto i testi canonici, nasce da autorevolezza interna.

            Prima dei vangeli ci sono cronologicamente le lettere di Paolo tra il 49 e gli inizi del 60. Tra il 49-50 c’è 1 Tessalonicesi, le ultime lettere sono del 60. Almeno le lettere dettate da Paolo stesso sono prima dei vangeli. Le lettere di Paolo sono molto importanti ci fanno comprendere che già tra il 49 e il 60 circolavano alcuni detti di Gesù ad esempio Abbà padre. Presente prima dei vangeli. Soprattutto le parole di Gesù durante la cena 1 Cor 11, 23-25, che saranno riprese dai vangeli sinottici sono già diffuse nelle comunità paoline. La forma iniziale "vi trasmetto ciò che ho ricevuto" ci fa vedere come sono parole che Paolo non ha inventato, ma l'ha riportate da Gesù, dalle prime comunità cristiane che gliele hanno trasmesse.

            Prima di Paolo non c'è il vuoto, ma abbiamo diverse tradizioni della Chiesa primitiva queste tradizioni vanno dal 35 d.C sino al 48. Vediamo quali sono:

1)      1  Cor 11, 23-25; 1 Cor 15, 3-5; Rm 8,15; Prima di Paolo abbiamo questa prima tradizione,”vi trasmetto ciò che ho ricevuto” e le parole di Gesù dette in aramaico e tradotte in greco Abbà. 1 Cor 11, 23-25 è fondamentale l'eucarestia ha preso subito forma nel cristianesimo tutte le comunità cristiane celebrano l'eucarestia. 1 Cor 15,3-5 la trasmissione di ciò che Paolo ha ricevuto il contenuto fondamentale del kerigma si trova nelle lettere di Paolo ma non sono di Paolo. Rm 8,15 le parole di Gesù durante l'agonia sono già diventate di dominio ecclesiale.

2)      Frammenti prepaolini: Gal 1,4; Rm 1,3-4; Rm 3,25; Fil 2,5-11. La critica esegetica da due secoli ha stabilito con consenso ormai generale che questi frammenti non sono di Paolo ma vengono prima di Paolo. Soprattutto l'ultimo merita attenzione, questo testo non è assolutamente di Paolo ma proviene dalle comunità giudaico-cristiane di origine palestinese. Detti di Gesù trasmessi nelle chiese primitive.

3)      Prima di Paolo e dei vangeli ci sono due fonti, la famosa Q e il libretto della passione. Q resta un'ipotesi, non esiste un codice Q, ma è un'ipotesi sempre più confermata ormai non più messa in dubbio da nessuno, si discute se sia una fonte scritta o orale ma di una fonte si tratta, da quando è stata formulata questa fonte viene migliorata approfondita ma è la fonte principale per i Vangeli sinottici. Matteo e Luca per scrivere i loro vangeli hanno usato Marco e Q. Q è una raccolta di detti di Gesù, di parole di Gesù soprattutto di natura sapienziale, in pratica tutti quei detti di Gesù che si trovano in Matteo e in Luca e non in Marco sono di Q. Dibattuta è la natura se sia scritta o orale, per ora non abbiamo nessun frammento di Q. Probabilmente Q era orale: il 93% della Palestina dell'epoca era analfabeta, e le tradizioni orali erano molto importanti per l'epoca, sono trasmesse da padre a figlio.

4)      Libretto della passione, anche qui ci troviamo di fronte a una fonte ipotetica, non certa ma abbastanza condivisa tra gli studiosi. Il libretto della passione è un'ipotesi, per scrivere la passione di Gesù hanno seguito un canovaccio ormai standardizzato fisso, scritto o orale non si sa, ma certamente gli eventi che vanno dalla cena sino al sepolcro vuoto, questi eventi sono già trasmessi nelle comunità primitive e utilizzati dai 4 vangeli

 

 

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