TESTIMONIANZE CRISTIANE

 

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La cristologia dei primi cristiani

 

Pensiamo all’impatto che i vari dati storici della vita di Gesù hanno sulla comunità cristiana.

  1. Dopo la morte di Gesù Cristo si verifica subito il fenomeno del culto cristiano, Gesù Cristo non è più soltanto colui che viene seguito ma colui che viene creduto, il culto cristiano che lo definisce già dalle prime ore del cristianesimo come Signore è importante, vuol dire attribuirgli lo stesso titolo dedicato a Yhwh in contesto ebraico, a Cesare in contesto romano. Questo titolo per di più rischia di minare, ma non lo fa, tutto il monoteismo giudaico. Il fenomeno del riconoscimento signoriale di Gesù esplode in alcuni contesti importanti:
    1. quello della cena, la cena eucaristica è pasto signoriale, convocato dal signore.
    2. Gesù è conosciuto Signore tramite maranatà, in senso escatologico, vieni signore, Maranà in aramaico significa Signore.
    3. Il contesto della testimonianza, della marturia, di fronte alla testimonianza da rendere alla propria fede subito attestano la signoria di Cristo.

Questo fenomeno dal versante storico non è affrontato, uno di coloro che l’ha fatto è Hurtado, che evidenzia che il culto di Cristo avviene non per inculturazione (progressivamente veniva riconosciuto come signore in ambiente greco romano), non per evoluzione ma per esplosione, un culto di Cristo che avviene subito nei primi decenni del cristianesimo

  1. Secondo impatto cristologico è proprio il signum della professione cioè la croce di Cristo, questo avviene per evoluzione perché delle prime comunità cristiane Gesù è professato come Messia crocifisso, all’interno di un estremo timore, in quanto sia nell’ambiente giudaico che greco la crocifissione resta una morte ignobile. Le prime professioni di fede per questo non riportano la croce in maniera esplicita “morto per i nostri peccati” progressivamente non hanno più paura di dire che è morto in croce, per questo sarà necessario il contributo di Paolo, questa accentuazione della croce è merito suo, questa accentuazione che avviene in maniera esplicita e non implicita. Da uno stato di implicito riferimento si arriverà all’affermazione della croce.
  2. Terzo impatto cristologico, i discepoli con l’evento della resurrezione cambiano il loro modo di vedere. Abbiamo delle persone che registrano un modo diverso di operare, la sequela di Cristo si conclude con un fallimento, nessun discepolo è ai piedi di Gesù sotto la croce, tranne, secondo Giovanni, il discepolo prediletto. L’evento della resurrezione cambia queste persone, hanno abbandonato il maestro e poi divengono audaci testimoni fino alla morte. Persecuzione dei giudei cristiani non soltanto da parte dei pagani ma anche dei giudei, una preghiera giudaica dei primi secoli, c’è una preghiera contro gli eretici e qui sono inclusi i giudeo-cristiani. Pietro non è una persona diversa, è l’uomo che ha rinnegato di Gesù, cambia dentro di lui ma non è una persona diversa.

 

Questi sono aspetti gesuani che hanno ripercussioni sugli eventi successivi alla pasqua di Cristo.

 

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