TESTIMONIANZE CRISTIANE

 

Conosciamo e crediamo

 

Che cos'è la Chiesa?

 

Elementi unitari e differenze

 

Tema

Riassunto

   

Introduzione

 

          Nella Chiesa ci sono anche delle differenze che servono per creare una Chiesa sinfonica, che riconosce e si arricchisce delle differenze ma che non cada nell'isolazionismo. L'obiettivo deve essere la pienezza cattolica del tutto. Ciascuno ha un dono riguardo a una funzione specifica, la triplice distinzione sacerdoti, religiosi e laici era stata vista in maniera ontologica, c'è ora la rivendicazione della laicità con il Concilio Vaticano II.

         Si riprende l'antica ripartizione tra vescovi, presbiteri e diaconi, il concilio di Trento aveva invece una duplice ripartizione, tra ordini maggiori e minori. Non c'era l'episcopato perchè si considerava un unico sacerdozio, ciò che cambiava era a livello di giurisdizione. Per il Concilio Vaticano II invece l'episcopato è un sacramento.

 

Episcopato  

          Abbiamo detto che il Concilio Vaticano II porta l'episcopato ad una differenza sul piano di ministero e non più solo giuridica o giurisdizionale, con la consacrazione episcopale si ha la pienezza del sacramento dell'ordine. Questo comporta il fatto che il Vescovo non dipende più dal Papa riguardo al suo ministero che viene da Cristo, il vescovo non deve sentirsi più vicario del Papa. Naturalmente è importante la comunione, senza il vescovo non può esercitare il suo ministero.

          La discussione sulla collegialità è importante, si è temuto offuscasse la figura del Papa, anche i 12 erano un collegio, in cui c'era Pietro che apparteneva al collegio ma era anche a capo del Collegio, così è con il Papa e i vescovi. Così è il collegio dei vescovi che sta a capo della Chiesa, questo collegio naturalmente non può pensarsi senza il capo della Chiesa.

          Il Papa quindi non va visto al di fuori del collegio ma al suo interno, il corpo episcopale nel suo insieme è la suprema istanza del governo della Chiesa, questo collegio non può che essere compreso in rapporto al Papa.

 

Ministero Presbiteriale  

          Si parte dall'episcopato abbiamo detto, prima si partiva dal sacerdozio. Il presbitero deve sentirsi collaboratore del vescovo, questo non vuol dire che i suoi poteri derivano da Cristo, è Cristo che lo fa prete.

          Altro elemento importante è l'unità presbiteriale, la collaborazione tra presbiteri e vescovi, il vescovo deve considerare i presbiteri come collaboratori necessari, naturalmente gli atti del vescovo hanno una rappresentatività che non possono avere i presbiteri.

          Il presbiteriato era inteso prima in senso cristologico, il prete era un altro Cristo,  il Vaticano II oltre che a questo aspetto fa attenzione anche al piano ecclesiologico, il presbitero è innanzitutto un battezzato, un membro della Chiesa è un fratello. Il presbitero è così parte del corpo di Dio e si pone di fronte all'assemblea, da evitare che il prete ne sia fuori, e che sia confuso con un ruolo più che altro esclusivamente sociale.

 

Ministero Diaconale  

          Il diaconato è il terzo grado dell'ordine, con il concilio Vaticano II acquista una natura propria, prima era semplicemente un gradino per accedere al sacerdozio. I problemi sul diaconato non sono del tutto risolti, il diacono riceve l'ordine e l'imposizione delle mani, perché allora non ha il sacerdozio? Il diacono è per il servizio e non per il ministero, il diacono è al servizio diretto del vescovo. Altro problema è cosa può fare in più rispetto a un laico? la risposta è "nulla" in realtà non si ragiona in termini di potere ma di essere, il diacono deve essere l'icona del servizio.

 

Religiosi  

          La Chiesa non ha mai riconosciuto la sacramentalità della vita religiosa, vista come un perfezionamento del battesimo.  Vedendo un religioso tutti noi dovremmo vedere a cosa ci chiama il battesimo, i religiosi dovrebbero essere esempi di santità.  Essere religiosi rimane una scelta dall'alto, la vita religiosa rappresenta più fedelmente il modello di vita di Gesù. La vita religiosa è un dono per la Chiesa, e sul piano escatologico anticipa ciò che saremo davanti a Dio. Questo non porta ad un'estraniarsi dalla storia e dalla città a terrena, ma a collaborare alla sua costruzione e realizzazione.

 

 

Che cos'è la Chiesa?