TESTIMONIANZE CRISTIANE

 

Conosciamo e crediamo

 

Che cos'è la Chiesa?

 

I contenuti della Chiesa

 

Tema

Riassunto

   

Introduzione

 

          Communio è da intendere in tre sensi: come fraternità, come corresponsabilità e come compito da condividere ed esercitare insieme nella città. Impotante è  il dato della corresponsabilità riscoperto con il Vaticano II, la corresponsabilità è il fondo comune poi ognuno ha i propri compiti, carismi e ministeri. La corresponsabilità porta al triplice munus: sacerdotale, profetico, regale, che tutti hanno con il battesimo.

 

La Parola

 

          E' importante il rapporto tra Chiesa e Parola, per reagire ai protestanti noi siamo un po' diventati la Chiesa dei sacramenti, ma anche la Parola è un nostro valore. La Parola per l'ebreo non è strumento di conoscenza come per noi, ma è dabar è una Parola che crea che genera, per San Paolo le comunità sono generate dalla Parola. Dabar porta in sè tutta la forza della divinità, per gli ebrei non si distingue la Parola dall'essere che la dice.

          Importantissimo il legame tra la Parola e la liturgia, pensiamo solo a come la parola fa il sacramento, ma anche all'importanza dell'elemento materiale La Parola di Dio che risuona nella liturgia è molto più forte perchè immessa nel suo senso che è quello dialogico, perchè lì la Parola ha avuto inizio, nella liturgia, per la liturgia furono scritti i testi. D'altronde nei sacramenti è necessaria la fede, e per la fede serve la conoscenza della Parola.

          Tre sono i doni della Parola: aspetto profetico, sensum fidei, infallibilità. La profezia è una parola di situazione, i profeti erano spesso la voce critica dell'istituzione, l'istituzione stessa vigila sulla profezia, perchè rimanga nell'ortodossia. Il sensum fidei è la responsabilità di tutti, tutti i fedeli hanno il compito di mediare e trasmettere la parola, i teologi devono così stare in ascolto del popolo, il magistero deve ascoltare il popolo e il popolo deve ascoltare il magistero. L'infallibilità, il problema importante è il soggetto di questa infallibilità che è tutta la Chiesa, non solo il Papa, il Papa è ministro dell'infallibilità.

 

La Liturgia

 

          Il problema della liturgia è il soggetto. Nell'epoca patristica, liturgia e assemblea coincidono, non si può pensarle separate, poi piano piano il tema del sarcedozio comune inizia a perdersi e i fedeli diventano semplici ascoltatori, poi addirittura spettatori, ciò che conta è la presenza, l'assemblea è muta e ormai non capisce più il latino.

          Con il Concilio Vaticano II c'è di nuovo un cambiamento, si rimette al centro la partecipazione dell'assemblea, si fa perno sul sacerdozio comune, si riequilibra il ruolo del ministro puntando sulla responsabilità comune. Il sacerdote presiede, ma l'assemblea intera partecipa.

          Cristo è presente non perchè occupa un luogo ma perchè l'assemblea diventi corpo di Cristo, la messa è la ripresentazione dell'unico sacrificio di Cristo, ciò che quindi rende diversa una messa dall'altra è il sacrificio della Chiesa che si somma, è la Chiesa che cambia, il sacrificio di Cristo è uno e immutabile. Anche la disciplina penitenziale e l'elezione e ordinazione del ministro è un fatto di tutta la comunità.

 

La Regalità

 

          Il munus regale ha diverse applicazioni, una di queste è la partecipazione alle decisioni della Chiesa.  La Chiesa non si può identificare con un modello, non si può definire nè monarchica, nè democratica, non si decide con un voto di maggioranza, ma il papa non è il monarca, quando esce dalla comunione della Chiesa non agisce più da capo della Chiesa.

          Importante il principio del consenso, che le decisioni della Chiesa abbiano il consenso del popolo, così era sin da Cipriano, che prima di decidere delle cose della Chiesa, voleva studiare insieme ciò che è giusto per la Chiesa. Importante la recezione, che deve avvenire con i Concili, non si devono solamente applicare le norme dei concili o del diritto della Chiesa, ma deve essere recepito e capito, questo è lo sforzo chiesto ai membri della Chiesa.

          Importante la realtà sinodale che porta a un'apertura decisionale di tutta la Chiesa e non del singolo. Pensiamo al sinodo dei vescovi che è al servizio del Papa. Il sinodo di per sè un organo semplicemente consultivo, non delibera. A livello locale è più difficile invece dare il via a queste strutture, ci sono gli organi consultivi, richiesti dal Vaticano II, di notevole importanza, in quando consulta il corpo per prendere decisione, ma è un organo esclusivamente consultivo e non deliberativo.

          Gesù parla molto del Regno, che non è altro che l'azione salvifica di Dio. Il Regno è già e non ancora, già presente, ma deve compiersi e questa è la missione della Chiesa. Storia e Regno non sono estranee, la realizzazione e il compimento del Regno sarà anche quella della storia. Per questo bisogna tralasciare il modello sacralizzante che si distacca dalla storia, così come quello teocratico che identifica la Chiesa come regno terreno, oppure quello secolarista che fa del sacerdote un assistente sociale, l'attenzione è esclusivamente alla storia.

          C'è bisogno quindi di un dialogo con il mondo, la Chiesa dovrebbe cooperare alla realizzazione del mondo, non essere vista come antagonista al mondo e alla storia. La Chiesa vive donando la propria identità, la Chiesa deve farsi missionaria, con un'attenzione costante ad extra. I credenti sono chiamati a essere protagonisti, non semplici destinatari della salvezza. Compito della Chiesa è quello di coniugare continuamente la Chiesa con le Scritture.

 

Conosciamo e crediamo