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Amedeo Minghi - Un uomo venuto da molto lontano


Un uomo venuto da molto lontano di Amedeo Minghi: testo e commento alla canzone

Il testo


Un uomo venuto da molto lontano,
negli occhi il ricordo dei campi di grano,
il vento di Auschwitz portava nel cuore
e intanto scriveva poesie d'amore,
amore che nasce dentro il cuore dell'uomo
per ogni altro uomo.

Un uomo venuto da molto lontano,
stringeva il dolore e un libro nella mano
qualcuno ha sparato ed io quel giorno ho pianto,
ma tutto il mondo gli è rimasto accanto:
quel giorno il mondo ha ritrovato il cuore,
la verità non muore.

Un uomo che parte, vestito di bianco,
per mille paesi e non sembra mai stanco,
ma dentro i suoi occhi un dolore profondo:
vedere il cammino diverso del mondo,
la guerra e la gente che cambia il suo cuore,
la verità che muore.


VA' DOLCE GRANDE UOMO VA,
VA' PARLA DELLA LIBERTÀ.


Va' dove guerra, fame e povertà
hanno ucciso anche la dignità.
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.

Dall'Est è arrivato il primo squillo di tromba,
il mondo si ferma... c'è qualcosa che cambia,
un popolo grida: Noi vogliamo Dio,
la libertà è solo un dono suo.
Tu apri le braccia e incoraggi i figli
ad essere fratelli.


VA' DOLCE GRANDE UOMO VA,
VA' PARLA DELLA LIBERTÀ.


Va' dove l'uomo ha per sorella
solo lebbra e mosche sulle labbra.
Va' e ricorda a questo cuore mio
che Caino sono pure io.


CHE CAINO SONO PURE IO.
CHE CAINO SONO PURE IO.


Il mio Commento



Un uomo che per tutta la vita ha cercato di applicare nella sua vita il messaggio di Cristo, l'ha fatto suo e l'ha portato al mondo, un uomo che veniva spinto dallo Spirito Santo, un uomo trasformato da Gesù, ora non c'è più come mai? Ha finito la sua missione, ha portato tanto amore, ha portato tanta gioia e ora? Ora ha realizzato il suo sogno "vedere Dio faccia a faccia". Da lassù forse si sta affacciando dopo aver salutato in modo appassionato il Gesù per il quale ha vissuto e dopo aver avuto un'abbraccio dal Padre, orgoglioso di lui e di quanto ha portato nel mondo, e da lassù me lo immagino contento di vedere questa fila di giovani che cantano canzoni cristiane, che credono che sia risorto e quindi sono gioiose e me lo immagino che indica Gesù, come ha fatto anche quando era vivo, come fanno i grandi santi, non vogliono che si veneri loro ma Dio. Allora mi domando quale sia il modo di onorare questo papa? Io lunedì sono andato a fare la lunga coda a San Pietro con un gruppo di giovani del corso, abbiamo fatto nottata, dalle 23:45 alle 06:00 di mattina, penso che la cosa che abbia fatto più piacere al Papa della nostra visita non sia il fatto che siamo andato a salutarlo, non sia il fatto che siamo andati a dargli l'ultimo omaggio, non siano le ore di fila, non penso che sia stato più contento più ore di fila si facevano, penso che della camminata sia stato contento di noi ragazzi quando scherzavamo, quando ci siamo messi a cantare canti di chiesa, quando il nostro piccolo gruppo si è messo a cantare "la primavera del mondo" "servo per amore" "te al centro del mio cuore" e le poche canzoni che ci ricordavamo tutti a memoria, penso che sia stato contento di vedere il bene che gli volevamo nei nostri cuori accompagnato dalla fede che lui ha contribuito ad accendere in noi, fede nella risurrezione che ci ha portato lì non tristi, ma portando la nostra allegria giovanile, la nostra voglia di vivere e quella fede nella risurrezione che la sua testimonianza di vita e di morte ci hanno regalato. Lui ha sempre amato la vita, ma il suo affidarsi a Dio l'ha portato ad accettare anche la morte, ad affidarsi a Dio e infatti prima di morire era sereno, pregava, si affidava a Dio, ma quante somiglianze ha quest'uomo con Gesù? Come onorare il papa veramente? Secondo me vivendo come lui, o meglio vivendo come Colui che lui seguiva vivendo come Gesù. Facendo nostro il suo insegnamento di vita, il suo insegnamento nella sofferenza e cercando di far crescere in noi quella fede che ha portato questo Papa a morire in questo modo. La testimonianza del Papa deve farci ancora di più cercare con tutto il cuore di seguire Gesù in modo da essere Santi anche noi, questo è quello che il Papà ha detto quando è venuto a visitare la mia parrocchia, che tutti possiamo essere santi. Pensiamo che non verranno più persone come questo papa, e sarà così se tutti aspetteranno che sia un'altro a fare e a mirare alla santità. Il modo più grande per onorarlo è quello di essere i nuovi Giovanni Paolo II, i nuovi San Francesco, i nuovi Maria Teresa, i nuovi San Paolo, i nuovi Padre Pio, persone che si ammirano perchè hanno cambiato il mondo, ma hanno cambiato e reso più bello questo mondo perchè hanno lasciato lo Spirito Santo agire in loro, sono state pedine di Dio, come una partita di scacchi contro il male, noi possiamo essere pedine del bene, pedine di Dio, con le nostre qualità, ci sono alfieri, torri, re, regine, cavalli, e ognuno è importante ognuno può essere una pedina di Dio, e allora quale è l'onore più grande di una persona che si è fatta pedina di Dio di portare altre pedine che grazie a lui seguano Gesù per fare scacco matto al male?