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Claudio Baglioni - Gesù Caro Fratello


Gesù Caro Fratello di Claudio Baglioni: testo e commento alla canzone

Il testo


Gesù caro fratello venduto pe' ricordino vicino ar colosseo o de fianco ar presidente

cor vestito de jens - cor fucile o cor nome tuo pe' ammazzà la gente...

Gesù caro fratello mio che t'hanno fatto t'hanno sbattuto addosso a una croce e poi dimenticato e tu eri certo troppo bono...

t'hanno detto de sta'n cielo assetato de vita affamato d'amore quante vorte hai pianto solo solo però

t'avemo aspettato, t'avemo cercato, t'avemo chiamato, t'avemo voluto, t'avemo creduto e avemo trovato te , ritrovato te

ne l'occhi de chi spera ne le rughe de chi invecchia ne le domeniche de festa e ner tegame de chi è solo

ne le strade de chi beve nei sorrisi de chi è matto ne le manine de chi nasce e nei ginocchi de chi sta a pregà ne le canzoni popolari e ne la fame de chi c'ha fame

e fu come riavecce la vista dopo mille anni

fu come scoprì più in là nella boscaia folta er sentiero perduto er sentiero perduto.

Fu come quanno la pioggia tutt'a'n tratto d'estate ritorna alla terra

fu come'n giorno de pace primo giorno de pace, finita la guerra

fu come quanno fa buio e s'accenne la luce- s'accenne la luce

Gesù caro fratello ritrovato

restace accanto pe' sempre

e cantamo 'nsieme,

cantamo insieme la gioia d'esse vivi

e cantamo le tue immense parole

ama er prossimo tuo come te stesso

e cantamo le tue immense parole

ama er prossimo tuo come te stesso


Il mio Commento



Quando ho sentito questa canzone per la prima volta per caso, in un vecchio cd ero distratto e ho sentito solo la parola Gesù, allora l'ho messa da capo e l'ho sentita con calma. Arrivati a "ne l'occhi de chi spera..." mi venne un brivido e ancora adesso mi viene se la sento con attenzione. La prima parte dice di come nel mondo moderno Gesù viene trattato male di quanti col suo nome sugli abiti col crocifisso sul collo non hanno rispettato quel suo comandamento pieno d'amore e hanno usato lui come scusa per i loro interessi. Gesù cosa ti hanno fatto? ti hanno sbattuto addosso a una croce prima, poi e ora? Già si sono scordati di te già non esisti più.

Tu eri di certo troppo buono, t'hanno detto di stare in cielo e tu assetato di vita e di amore quante volte hai pianto solo? noi ti abbiamo aspettato ti abbiamo cercato, ti abbiamo chiamato, ti abbiamo voluto ti abbiamo creduto, e abbiamo trovato te e ritrovato te... bhe qui inizia il pezzo stupendo in cui nomina dove Lui compare dove Lui si vede ancora, dove si vede che ancora oggi è vivo, è resuscitato, dove Lui non è stato dimenticato dove Lo si può trovare:

  • ne l'occhi de chi spera, in quegli occhi che nascondono la sua luce si là si vede Cristo negli occhi di chi ha la speranza della vita la speranza dell'amore la speranza di cristo.
  • Nelle rughe de chi invecchia e qui prende un qualcosa di particolare dentro al cuore: le rughe? qualcosa che in genere si cerca di nascondere segno di dolore di sofferenza ma in effetti è proprio lì che Gesù è ancora più vicino: nelle sofferenze di ogni giorno, in chi magari ha dedicato una vita all'amore e quelle rughe assumono un significato del tutto diverso.
  • Nelle domeniche di festa, quando la comunità si ritrova per la festa, quando ogni cristiano dovrebbe esplodere di una gioia incontenibile, perchè si festeggia il Risorto, Gesù ha sconfitto la morte, nulla dovrebbe essere come prima. Non può esserci spazio per la tristezza.
  • Nel tegame di chi è solo, per mille motivi per colpa di altri o per colpa sua, ma in ogni caso Gesù è lì
  • Nelle strade di chi beve, di chi ha smarrito la via e crede che solo in quel modo potrà distrarsi dal mondo. Quanto è vera questa frase, quanto bisogno c'è là dell'amore, come dimostra la vita di Chiara Amirante che porta Gesù negli ambianti più difficili tra le strade di Roma.
  • Nei sorrisi di chi è matto? chi è matto? Gli apostoli il giorno di Pentecoste sono state considerate pazze, la maggiorparte delle persone che hanno cambiato il mondo sono state scambiate per pazze.
  • Nelle manine di chi nasce, nella speranza della vita, nella fiducia dei bambini per la vita, nei sorrisi che regalano ogni giorno Gesù regna.
  • Nei ginocchi de chi sta a prega, di chi si affida a Lui. La cosa che mi piace è che cita i ginocchi, non le mani giunte, non le preghiere in generale. Gesù sta lì non sono quando la preghiera sgorga da un cuore pieno di gioia, ma anche e soprattutto quando questa è sofferenza, quando è affidarsi nelle sue mani. Quando ci si affida alla sua volontà non capendo dove possa portare, ma continuando a pregare. Lì Gesù c'è, lì è pieno d'amore, non può che esserci Dio.

Fu come tornare a vedere dopo mille anni tornare a vedere la strada da seguire senza più vagare senza meta, fu come scoprire il sentiero la via che si era persa fu come quando d'estate tutt'a un tratto ritorna acqua alla terra tramite un po' di pioggia fu come il primo giorno di pace a guerra appena finita la guerra fu come quando fa buio e s'accenne la luce s'accenne la luce Gesù! mi sono immaginato una stanza buia dove senza luce non si riesce a vedere niente ma tutt'a un tratto arriva una luce e illumina tutto, tutto ti sembra più chiaro i dubbi piano piano diminuiscono sempre di più in proporzione a quanta luce entra nella stanza. Poi la canzone finisce con un inno alla gioia e all'amore e si vede come per arrivare alla gioia c'è bisogno inesorabilmente dell'amore e viceversa, infatti non si può avere vera gioia se non si ama e non si può amare senza gioia! Quindi cantiamo insieme le sue immense parole "ama il prossimo tuo come te stesso", si ripetono tantissime volte, quello è l'unico segreto della vita: Amare.


Massimiliano Salerno