Come sappiamo è passata alla Camera la nuova legge contro l'omofobia e la transfobia. I voti favorevoli sono stati 228, i contrari 108 e gli astenuti 57. La domanda che sorge spontanea è: "dove sono i parlamentari cristiano-cattolici?". Quelli che dovrebbero difendere i valori della famiglia, quelli che sbandierano questa bandiera al momento delle elezioni?
Iniziamo con il ribadire, ancora una volta, che non è cristiano permettere una discriminazione contro gli omosessuali, ma questa legge ha ben altri obiettivi.
Ma torniamo al dunque, di certo la battaglia sarà al Senato dove i numeri possono essere molto più ristretti. Il favore di PD, Sel e Movimento Cinque Stelle a questa legge e ad altre leggi contrarie alla morale cristiana non è nascosto, mai lo è stato neanche in fase di elezioni, anche se con qualche distinguo. Si sa che su questi temi etici i partiti prima citati, non sono mai stati in sintonia con la morale cattolica. A partire dalla votazione della legge 40 e dal successivo referendum per l'abrogazione, per continuare con il governo Prodi e i Pacs, legge che approvata alla camera non troverà la maggioranza al senato, in seguito si è visto ancora con la vicenda di Eluana Englaro e l'ostruzionismo che bloccò il tardivo intervento per non permettere di far morire Eluana di fame e di sete e con la successiva votazione sul testamento biologico, voto sfavorevole alla legge che afferma che alimentazione e nutrizione "devono essere mantenute fino al termine della vita ad eccezione dei casi in cui le medesime risultino non piu' efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo".. Logico quindi che anche ora, seguano l'onda di simpatia omosessuale che sta innondando il mondo.
Desta molte più perplessità il voto favorevole e convinto di Scelta Civica, parliamo del partito di Monti, ma soprattutto del partito nato da una fusione in cui c'era anche una certa UDC, che scandendo sarebbe Unione Democratici Cristiani. Questi hanno approvato l’estensione della legge Mancino anche all’omofobia e hanno bocciato un emendamento, quello di Pagano e Roccella, contenente una clausola di salvaguardia seria, a tutela della libertà di educazione, in famiglia e a scuola. Tutto ciò ha dell'incredibile.
Passiamo al PDL che sembrerebbe l'unico partito ad aver votato contro questa legge liberticida. Ma anche qui con che passione? Questa è una legge contro la libertà di pensiero e non mi è parso di sentire una sola minaccia di dare il via a una crisi di governo nel caso si continui a cercare di farla approvare. Minaccia sentita prima per Imu, poi per la decadenza da senatore di Berlusconi e ancora ora per l'aumento dell'IVA. Ne deduco quindi che per il PDL conti più della libertà di pensiero, non pagare una tassa o la decadenza da senatore di Berlusconi. Così che il danno per il paese non sarebbe tanto una legge liberticida ma un uomo che non è più senatore. L'assurdità imperversa in questa nostra politica. Ma forse non è colpa della politica, ma dell'assurdità che fa parte dell'uomo quando gli interessi si mettono davanti all'etica e al diritto naturale.
Massimiliano Salerno