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Memoriale

È un fare memoria di un evento passato, ma non è nè semplicemente ricordarlo, nè celebrarlo, ma riviverlo, il memoriale è una ripresentazione di quel fatto che è nel passato nel presente e nel futuro. Pur essendo un evento del passato dona la grazia anche nell'attualità. Fare memoria è già tipico dell'Antico Testamento, ogni volta che c'erano i sacrifici di lode si compiva la memoria di ciò che il Signore aveva fatto lungo la storia della salvezza: la liberazione dall'Egitto, l'alleanza, sino alla nuova alleanza di Ger 31,31. Il fare memoria nella Bibbia non vuol dire celebrare un compleanno commemorare un anniversario ma rivivere lo stesso atto, quell'unico atto diventa significativo per l'oggi, il racconto di quanto Dio ha operato si traduce in un inno di lode che nel culto giudaico veniva vissuto tramite i sacrifici con cui si ringraziava Dio per le opere compiute. Ciò che veniva vissuto nel culto antico di Israele ancora di più accade oggi per la cena del Signore, che rappresentava l'atto di culto per eccellenza nel narrare gli avvenimenti salvifici in questo atto di culto. Il narrare è dato con il termine anamnesi, oggi questo termine si è un po' impoverito nel linguaggio bibblico è quella memoria che diventa vivente. La cena per i primi cristiani rappresentava un agire cultuale nel quale si riviveva quell'evento liberatore di Dio attraverso Gesù, per entrare nel Regno escatologico, tanto che la preghiera più ricorrente era maràna tha, vieni Signore Gesù.