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Logoi spermatikoi, Semina Verbi

Dottrina di Giustino che afferma che il Logos è disseminato in tutta la storia degli uomini ed è questo il motivo per cui anche prima di Cristo molti filosofi con l'uso della ragione sono arrivati ad alcune verità, anche se mai alla verità tutta interna che è solo dei cristiani che conoscono Gesù. I grandi del passato, quelli che hanno scoperto grandi verità sono considerati da Giustino cristiani ante litteram. Logoi spermatikoi oppure Semina Verbi, semi del verbo, semi di verità.

Socrate ne è un esempio, ha vissuto secondo il Logos, Cristo è invece il Logos stesso. Gli uomini quindi vissuti secondo il Logos come Socrate e Abramo sono cristiani.

"Affinché nessuno, sragionando, cerchi di distorcere i nostri insegnamenti - poiché affermiamo che Cristo è nato centocinquant'anni fa sotto Cirino, e ci insegnò quello che noi diciamo, qualche tempo dopo, sotto Ponzio Pilato - e obietti che tutti gli uomini che vissero prima sarebbero irresponsabili, noi preverremo e scioglieremo questa difficoltà. Ci è stato insegnato che Cristo è il primogenito di Dio, ed abbiamo già dimostrato che Egli è il Logos di cui fu partecipe tutto il genere umano. E coloro che vissero secondo il Logos sono cristiani, anche se furono giudicati atei, come, tra i Greci, Socrate ed Eraclito ed altri come loro; tra i barbari, Abramo ed Anania ed Azaria e Misaele ed altri molti, l'elenco delle cui opere e dei cui nomi ora tralasciamo, sapendo che è troppo lungo. Cosicché anche quelli che erano nati prima ed erano vissuti non secondo il Logos, furono malvagi e nemici di Cristo ed uccisori di quanti vivevano secondo il Logos. Quanti invece sono vissuti e vivono secondo il Logos, sono cristiani, ed impavidi ed imperturbabili. Per quale causa, poi, per virtù del Logos, secondo il volere di Dio, Padre e Signore di ogni cosa, sia stato concepito da una vergine un uomo, e sia stato chiamato Cristo, e, crocifisso e morto, sia resuscitato ed asceso al cielo, chiunque sia dotato di intelligenza potrà comprenderlo da quanto è stato detto."1.

"La nostra dottrina dunque appare più splendida di ogni dottrina umana, perché per noi si è manifestato il Logos totale, Cristo, apparso per noi in corpo, mente, anima. Infatti tutto ciò che rettamente enunciarono e trovarono via via filosofi e legislatori, in loro è frutto di ricerca e speculazione, grazie ad una parte di Logos. Ma poiché non conobbero il Logos nella sua interezza, che è Cristo, spesso si sono anche contraddetti. Quelli che vissero prima di Cristo e si sforzarono di investigare e di indagare le cose con la ragione, secondo le possibilità umane, furono trascinati dinanzi ai tribunali come empi e troppo curiosi. Colui che più di ogni altro tendeva a questo, Socrate, fu accusato delle stesse colpe che si imputano a noi: infatti dissero che egli introduceva nuove divinità, e che non credeva negli dèi che la città riteneva come tali. Invece egli insegnò agli uomini a rinnegare i demoni malvagi, autori delle empietà narrate dai poeti, facendo bandire dalla repubblica sia Omero sia gli altri poeti; cercava anche di spingerli alla conoscenza del Dio a loro ignoto, attraverso la ricerca razionale. Diceva: "Non è facile trovare il Padre e creatore dell'universo, né è sicuro che chi l'ha trovato lo riveli a tutti". Questo è quanto fece il nostro Cristo con la Sua potenza. Infatti a Socrate nessuno credette fino al punto di morire per questa dottrina. A Cristo invece, conosciuto, almeno in parte, anche da Socrate (Egli infatti era ed è il Logos che è in ogni cosa, che ha predetto il futuro per mezzo dei Profeti e per mezzo di se stesso, che si è fatto come noi ed ha insegnato questa verità), credettero non solo i filosofi e dotti, ma anche operai e uomini assolutamente ignoranti, che sprezzarono i giudizi altrui, la paura, la morte. Poiché è potenza del Padre ineffabile e non costruzione di umana ragione"2


1) I Apologia, XLVI, 1-5

2) II Apologia, X. 1-6