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Giovanni il Battista

Giovanni è un personaggio che il lettore incontra aprendo tutti e quattro i vangeli, la narrazione concorde in fonti diversi viene preso come una fonte di storicità, Giovanni è un personaggio storico. Marco lo inserisce nella scena iniziale, predicava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Il primo battesimo con cui noi veniamo in contatto, leggendo i vangeli, è appunto, quello di Giovanni, chiamato il “battezzatore”.

Giovanni predica “l'acqua della conversione” (Mt 3,11). Gli uditori di Giovanni erano agenti delle tasse, colpevoli di frode, soldati, una folla di pubblicani accorrevano sulla riva del Giordano per convertirsi. Conversione che si doveva concretizzare in opera di giustizia, per sfuggire all'ira imminente (Lc 3,7).

Giovanni, ponendosi sulla linea dei grandi profeti invita i suoi uditori a non illudersi dell'elezione in Abramo, della loro appartenenza etnica ad Abramo, ma compiere opere concrete degne dell'appartenenza della comunità dell'alleanza, perché se Dio vuole può far sorgere veri figli di Abramo anche dalle pietre (Mt 3,9).

Il suo battesimo non è una novità assoluta, nel panorama giudaico, fa parte dei tanti riti di abluzione praticate nelle comunità ebraiche del suo tempo. S'inserisce in questo periodo (come una specie di riforma della circoncisione, infatti, in alcuni casi molti preferivano il battesimo), però allo stesso tempo se ne distacca, perché appare caratterizzato dalla conversione, ma anche dall'anticipazione: “alla folla annunciava, dopo di me sta per venire colui che è più potente di me. Io non sono degno di abbassarmi e slacciargli i sandali. Io vi battezzai con l'acqua, lui vi battezzerà con lo Spirito Santo”. (Mc 1,7-8)

Il battesimo di Giovanni è in un certo senso provvisorio

Che battesimo era quello di Giovanni? Diverse sono le interpretazioni, opinione comune è quello di inserirlo tra i riti di abluzione del tempo, il battesimo dei proseliti, come a Qumran. Potrebbe essere che Giovanni fosse uno di questi, ma ci sono delle differenze:

  • non è un semplice rito di purificazione quello di Giovanni, per Giovanni non è reiterabile, non si può ripetere, il battesimo dei proseliti si poteva ripetere, ci si poteva battezzare più volte,
  • il battesimo di Giovanni viene dato una volta sola e non è auto amministrabile, quello dei proseliti si poteva fare da solo, qui invece c'è bisogno di un ministro, è lui che dà il battesimo. Il battesimo cristiano è collegato più al battesimo di Giovanni che alle altre forme, c'è un carattere di unicità.
  • Altra caratteristica del battesimo di Giovanni è che è universale, mentre con il battesimo dei proseliti si battezzavano solo i pagani che volevano diventare ebrei, qui si battezzavano tutti.
  • L'aspetto più specifico è che quello di Giovanni è precursore, un battesimo che ne richiama un altro, che richiama un altro battesimo, prefiguratore, ne prefigura un altro più potente (Mc 1,8 “Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”). Il battesimo di Giovanni non è definitivo, ma rimanda a quello escatologico che è quello di Gesù.

Giovanni ha una visione apocalittica, la venuta del messia coincide con il giorno dell'ira, è la fine, l'ultimo giorno, sente arrivare le voci di un Gesù che non brucia nessuno, mangia con i peccatori, predica misericordia e perdono, quindi manda i discepoli a chiedergli se è lui il messia. Conferma Gesù la pretesa messianica portando la testimonianza dei miracoli. Gesù al tempo stesso corregge la visione del battesimo, questa è l'ora del recupero e del perdono, Gesù vuole che tutti siano recuperati, questo richiede tempi lunghi, ai poveri è annunziata la buona novella, i poveri sarebbero gli ultimi

Rapporto con Gesù

Iniziamo a scandagliare e vediamo subito il rapporto tra Gesù e i movimenti battisti, veniva data molta attenzione ai riti delle abluzioni, ai riti di purità, passare dal mondo profano al sacro, uno degli scogli che troverà Gesù nel suo cammino è proprio quello di ristabilire un rapporto tra sacro e profano. Il segno dell’immersione nell’acqua sostituiva i riti di perdono nel tempio che avvenivano attraverso i sacrifici, questo rito attirava molta gente, soprattutto le persone più povere che non potevano offrire dei sacrifici. Vi sono delle analogie tra il movimento battista e Gesù, ma anche profonde differenze, questo lo vediamo nei testi del Nuovo Testamento che ci fanno vedere il passaggio da uno all’altro, testi già filtrati dalla luce della Pasqua, ma che nonostante questo ci portano a un dato storico certo, questo dato storico è mutuato dal fatto che ora non avviene più il battesimo solo con l’acqua, ma anche in Spirito, c’è un salto di qualità, l’immersione nell’acqua è soltanto il simbolo, in senso forte comunque, di ciò che sta per avvenire, la remissione dei peccati mediante lo Spirito Santo, per Giovanni Battista il battesimo è una predisposizione alla remissione dei peccati, per Gesù invece è la remissione dei peccati. San Paolo non parla mai di Giovanni Battista, perché parla in un regime nuovo, battesimo come incorporazione a Cristo, presenza dello Spirito Santo, per Gesù e per la comunità primitiva il battesimo di Gesù è un salto di qualità.

  1. Gesù ha a che fare con il movimento battista ma non è un asceta come Giovanni, sconvolge il fatto che accetti la prassi battesimali, Giovanni Battista aveva un’idea diversa del messia, Gesù non digiuna quando si fa festa, ma anzi fa della festa l’icona del banchetto delle nozze messianiche, la misericordia, a differenza del Battista, viene prima delle pratiche ascetiche. Nel linguaggio di Gesù vediamo non più i toni severi del Battista, ma i toni di grazia.
  2. Gesù accetta il battesimo per prendere su di se i peccati, Giovanni Battista immaginava un messia che è venuto per redimere ma avrebbe fatto giustizia con il fuoco, non mescolandosi ai peccatori. Giovanni si trova in imbarazzo quando Gesù chiede di essere battezzato, Gesù annuncia la giustizia di Dio, è colui che si fa peccato, assume una carne di peccato per solidarizzare con noi, assolutamente lontano dal modo di pensare di Battista
  3. Messia. Nel battesimo Gesù si manifesta per noi e vive questa pienezza dello Spirito che vive in mezzo a noi.

Per Giovanni il Battesimo è:

  • ANTICIPAZIONE
  • PENITENZIALE (acqua)
  • PROVVISORIO

Per Gesù il Battesimo è:

  • REALIZZATORE
  • PNEUMATICO (Spirito)
  • DEFINITIVO