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Festa delle capanne o Festa del raccolto

È la festa con la quale si conclude il ciclo agricolo nella stagione autunnale, è riferita al raccolto dell’ultima frutta, dell’uva e delle olive. Nei testi in cui si parla delle tre grandi feste si ha il medesimo ordine di successione, al primo posto compare la festa di Pasqua-Azzimi, al secondo posto la festa delle settimante o della mietitura del grano, e al terzo posto la festa delle Capanne o della raccolta degli ultimi frutti prima dell’inizio delle piogge. Risulta così chiaro che la sequenza delle stagioni interessate inizia con la primavera e termina con l’autunno. Il nome che in seguito si è imposto, hag hassukkot (festa delle capanne), compare in Dt 16,13.16;31,10; Lv 23,34; Za 14,16.18.19; Esd 3,4; 2 Chr 8,13 ed è riferito, almeno nei testi più arcaici, alla prassi dei contadini di costruire, nei campi e nei vigneti, capanne di frasche dentro cui riposare di notte durante il tempo della raccolta dei frutti e della vendemmia; non è escluso che ci fosse anche la motivazione pratica di fare la guardia. L’accenno in Os 12,10 all’epoca del fidanzamento, quando Israele abitava sotto le tende, dove tornerà a dimorare quale segno della ristabilita amicizia con Dio, è stato interpretato come riferito alla festa di autunno abbastanza chiaramente dalla LXX. Tale lettura è senz’altro influenzata dagli interessi posteriori di giustificare anche questa festa, come ricordo degli anni eroici trascorsi nel deserto. Comunque, sembra abbastanza plausibile che in Canaan, durante la vendemmia e il raccolto delle olive, i contadini costruissero in mezzo alle loro vigne queste sorte di capanne di frasche, per ripararsi dalla rigidità della notte, dato che rimanevano nel campo per fare la guardia.

La data della festa viene fissata con precisione, il giorno 15 del 7° mese, luna piena di Tishri. Tale dato è la conclusione di un lungo periodo, durante il quale la festa delle Capanne viene staccata a mano a mano dalla principale componente agraria. Nei testi più arcaici si tratta di una festa agricola, e infatti non compare una datazione precisa. Già nei testi biblici più antichi tale festa assume il carattere di pellegrinaggio verso qualche santuario dedicato a Yhwh, e la connotazione mi festeggerai/mi festeggerete, va intesa nel senso di”al mio cospetto” come segno di inizio di teologicizzazione di una festa tipicamente agricola che sta diventando festa religiosa mirata: davanti a Yhwh in occasione di un festoso pellegrinaggio verso un santuario a lui dedicato