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Eutiche (378-454)

Abate di un monastero di Costantinopoli, esagera la posizione della scuola alessandrina, puntando troppo sull'unione di Cristo, sull'unità di Cristo, perde l'integrità delle due nature, affermando che l'umanità di Gesù si perde nella sua divinità. Pur ammettendo che Cristo risulta dalla composizione delle due nature, una volta effettuata l'incarnazione si può parlare solo di un’unica natura (mia kai mone fysis, da cui monofisismo). Quindi, per loro, il corpo di Cristo non è più di uguale na­tura del nostro, ma è divinizzato.

Eutiche aveva degli appoggi politici molto forti, era un monaco era abate di un monastero di Costantinopoli era un'acerrimo anti-nestoriano, questo Eutiche che amava tanto Cirillo gli fa fare una brutta figura, la esaspera al punto di impoverirla. Eutiche lega il suo nome a un'eresia molto pericolosa che è il monofisismo, prendeva alla lettera la visione della scuola alessandrina di una sola natura, arrivando sino al punto di negare l'umanità di Gesù. Perchè l'uso della formula “una sola natura” può essere ortodossa in un modo ed eterodossa nell'altra? Eutiche ce l'ha messa tutta per farla diventare eretica questa formula. Arrivava a dire che l'umanità di Gesù è come una goccia in mezzo al mare, e le piccole gocce spariscono dentro al mare, non accetta che si possa parlare di due nature, di unione ipostatica, quando lo stesso Cirillo ne ammetteva l'uso. Va a cercare appoggio dal Patriarca Dioscuro che fece pressione sull'imperatore che nel 449 aprì un Concilio a Efeso. L'anno prima il Patriarca di Costantinopoli Flaviano chiama Eutiche e raduna una commissione dicendogli che la sua dottrina è sbagliata, e se continua non può più essere abate del monastero. Questo concilio locale, non ecumenico riabilita Eutiche, ma questo concilio è viziato da molte cose, le milizie imperiali premono, i monaci venuti dall'Egitto sostengono Eutiche, ma la cosa più grave è che viene negata la presidenza ai legati del Papa, che in quel periodo è Leone I, Leone Magno. Non solo ma Papa Leone Magno insieme ai suoi legati invia a Flaviano uno scritto importantissimo che guiderà tutto il dibattito del Concilio di Calcedonia. Quando Papa Leone Magno sa quel che è successo a Efeso va su tutte le furie e senza mezzi termini parla di latrocinio di Efeso, opera di brigantaggio e interviene presso l'imperatore per annullare tutto e convocare un Concilio in Italia, nel frattempo muore Teodosio II, il suo successore Marciano dà retta al Papa ma non sul luogo, solo sul fatto di convocare un Concilio chiarificatore, questo Concilio si tiene a Calcedonia nel 451, e qui il protagonista indiscusso sarà Papa Leone Magno. I legati papali furono cinque e presiedettero il Concilio. Il Concilio più importante per la cristologia. Il Patriarca Dioscuro di Alessandria fu svergognato per i suoi metodi disonesti e fu deposto. Nella sesta sessione fu assunta come base di discussione la dottrina di Leone Magno, l'imperatore si adoperò per la riabilitazione dei due capi della scuola antiochena Teodoreto di Ciro ed Iba di Edessa che erano stati messi a bando con il concilio di Efeso. Dal Concilio di Efeso esce perdente la scuola antiochena, e quindi l'imperatore cerca di fare giustizia di questi capi della scuola di Antiochia.