TESTIMONIANZE CRISTIANE

 

Conosciamo e crediamo

 

I grandi santi e la loro storia

 
Santa Teresa di Lisieux
   
Le parole

Vivere d'amore,che strana pazzia!Mi dice il mondo:smettila di cantare!e bada a non sprecare i tuoi aromi,la tua vita,impiegali utilmente!Ma amarti,gesù,che feconda perdita!Ogni mio aroma è tuo,per sempre.E voglio cantare,lasciando il mondo: Io muoio d'amore!

Morir d'amore,ecco la mia speranza:quando vedrò spezzati i miei lacci,Dio sarà la mia gran ricompensa:non voglio altri beni.Son tutta presa del suo amore,e venga,dunque,a stringermi a sé per sempre.Ecco il mio cielo,il mio destino:Vivere d'amore

 

 

VIVO D'AMORE

Alla sera d'Amore, parlando senza parabole,

Gesù diceva: "Se qualcuno mi vuol amare

Per tutta la vita osservi la mia parola.

Mio Padre ed io verremo a visitarlo.

E facendo del suo cuore la nostra dimora,

Venendo a lui lo ameremo sempre!...

Pieno di pace, vogliamo che dimori

nel nostro cuore.

Viver d'Amore è vivere della tua Vita,

Re glorioso, delizia degli Eletti!

Tu vivi per me, nascosto nell'ostia...

Io voglio per te nascondermi, o Gesù!

Agli amanti occorre solitudine,

Un cuore a cuore che duri notte e giorno.

Solo il tuo sguardo fa la mia beatitudine.

Vivo d'Amore!

Morire d'amore, ecco la mia speranza.

Quando vedrò spezzarsi i miei lacci

Il mio Dio sarà la mia ricompensa:

Non voglio possedere altri beni.

Del suo amore voglio essere infiammata,

Voglio vederlo, unirmi a Lui per sempre.

Ecco il mio cielo... ecco il mio destino.

Vivere d'Amore

 

Santa Teresa di Lisieux

 

 

NELLA CHIESA IO SARÒ L'AMORE
Santa Teresa di Lisieux

 


Perdonami Gesù se sragiono volendo ridire i miei desideri, le mie speranze che raggiungono l'infinito, perdonami e guarisci l'anima mia dandole ciò che spera! Essere tua sposa, Gesù, essere carmelitana, essere, per l'unione con te, madre delle anime, tutto questo dovrebbe bastarmi... Non è così. Senza dubbio, questi tre privilegi sono ben la mia vocazione, carmelitana, sposa e madre, tuttavia io sento in me altre vocazioni, sento la vocazione del guerriero, del sacerdote, dell'apostolo, del dottore, del martire; finalmente sento il bisogno, il desiderio di compiere per te, Gesù, tutte le opere più eroiche. Sento nell'anima mia il coraggio di un crociato, di uno zuavo pontificio, vorrei morire sovra un campo di battaglia per la difesa della Chiesa...
     Sento la vocazione del sacerdote. Con quale amore, Gesù, ti porterei nelle mie mani quando, alla mia voce, discenderesti dal Cielo! Con quale amore ti darei alle anime! Ma, pur desiderando di essere sacerdote, ammiro e invidio l'umiltà di San Francesco d'Assisi e sento la vocazione d'imitarlo, rifiutando la dignità sublime del sacerdozio.
     Gesù! Amore mio, vita mia, come conciliare questi contrasti? Come attuare i desideri della mia povera anima?
     Nonostante la mia piccolezza, vorrei illuminare le anime come i profeti, i dottori, ho la vocazione di essere apostolo. Vorrei percorrere la terra, predicare il tuo nome, e piantare sul suolo infedele la tua Croce gloriosa, ma, oh Amato, una sola missione non mi basterebbe, vorrei al tempo stesso annunciare il Vangelo nelle cinque parti del mondo, e fino nelle isole più remote. Vorrei essere missionaria non soltanto per qualche anno, ma vorrei esserlo stata fin dalla creazione del mondo, ed esserlo fino alla consumazione dei secoli. Ma vorrei soprattutto, amato mio Salvatore, vorrei versare il mio sangue per te, fino all'ultima goccia...
     Il martirio, questo è il sogno della mia giovinezza; questo sogno è cresciuto con me nel chiostro del Carmelo. Ma anche qui, sento che il mio sogno è una follia, perché non saprei limitarmi a desiderare un solo martirio. Per soddisfarmi li vorrei tutti... Come te, sposo mio adorato, vorrei essere flagellata e crocifissa, vorrei morire scorticata come san Bartolomeo, come san Giovanni vorrei essere immersa nell'olio bollente, vorrei subire tutti i supplizi inflitti ai martiri. Con sant'Agnese e santa cecilia, vorrei presentare il collo alla spada, come Giovanna d'Arco, la mia cara sorella, vorrei mormorare sul rogo il tuo nome, Gesù... Pensando ai tormenti che verranno inflitti ai cristiani nel tempo dell'anticristo, trasalisco, e vorrei per me quei tormenti... Gesù, Gesù, se volessi scrivere tutti i miei desideri, dovrei prendere il tuo libro di vita, lì sono narrate le azioni di tutti i Santi, e quelle azioni vorrei averle compiute per te.
     Gesù mio, che cosa risponderai a tutte le mie follie? Esiste un'anima più piccola, più incapace della mia? Eppure, proprio per la mia debolezza, ti sei compiaciuto, Signore, di colmare i miei piccoli desideri infantili, e vuoi oggi colmare altri desideri più grandi che l'universo...
     Durante l'orazione, i miei desideri mi facevano soffrire un vero martirio: aprii le epistole di san Paolo per cercare una risposta. I capitoli XII e XIII della prima epistola ai Corinzi mi caddero sotto gli occhi. Lessi nel primo, che tutti non possono essere apostoli, profeti, dottori, ecc.; che la chiesa è composta di diverse membra, e che l'occhio non potrebb'essere al tempo stesso anche la mano. La risposta era chiara, ma non colmava il mio desiderio, non mi dava la pace. Come Maddalena, chinandosi sempre sulla tomba vuota finì per trovare ciò che cercava, così, abbassandomi fino alle profondità del mio nulla, m'innalzai tanto in alto, che riuscii a raggiungere il mio scopo. Senza scoraggiarmi, continuai la lettura, e trovai sollievo in questa frase: "Cercate con ardore i doni più perfetti, ma vi mostrerò una via ancora più perfetta". E l'Apostolo spiega come i doni più perfetti sono nulla senza l'Amore. La Carità è la via per eccellenza che conduce sicuramente a Dio.
     Finalmente avevo trovato il riposo. Considerando il corpo mistico della Chiesa, non mi ero riconosciuta in alcuno dei membri descritti da san Paolo, o piuttosto volevo riconoscermi in tutti. La Carità mi dette la chiave della mia vocazione. Capii che se la Chiesa ha un corpo composto da diverse membra, l'organo più necessario, più nobile di tutti non le manca, capii che la Chiesa ha un cuore, e che questo cuore arde d'amore. Capii che l'amore solo fa agire le membra della Chiesa, che, se l'amore si spegnesse, gli apostoli non annuncerebbero più il Vangelo, i martiri rifiuterebbero di versare il loro sangue... Capii che l'amore racchiude tutte le vocazioni, che l'amore è tutto, che abbraccia tutti i tempi e tutti i luoghi, in una parola che è eterno.
     Allora, nell'eccesso della mia gioia delirante, esclamai: Gesù, Amore mio, la mia vocazione l'ho trovata finalmente, la mia vocazione è l'amore!
     Si, ho trovato il mio posto nella Chiesa, e questo posto, Dio mio, me l'avete dato voi! Nel cuore della Chiesa mia Madre, io sarò l'amore. Così, sarò tutto... E il mio sogno sarà attuato!

 

Santa Teresa di Lisieux