I SACRAMENTI

 

Iniziazione

 

Catecumenato

 
 

Il catecumenato ha lo scopo di far maturare l'adesione iniziale. Il catecumenato è un periodo di formazione catechetica, liturgica e morale che preparava alla celebrazione dei sacramenti. A volte si tende a far coincidere catecumenato e iniziazione, ma il catecumenato è parte dell'iniziazione, non si identifica, se dovessimo identificare l'iniziazione con qualcosa la potremmo identificare con i tre sacramenti dell'iniziazione.

Quali sono le origini del catecumenato? Non è semplice rispondere, forse di origine ebraica, perché nella prassi ebraica c'era nella setta degli esseni un periodo di formazione.  Il principale documento è la tradizione apostolica, questo documento risale al 215, si racconta una prassi consolidata. La chiesa Romana aveva già una sua disciplina iniziatica ben sviluppata.

  1. La prima tappa era costituita dall'ammissione, qui ci sono alcune figure nuove, prevede infatti una presentazione con dei garanti (gli odierni padrini), in questa presentazione c'era un primo esame. C'era bisogno di un garante, era il periodo delle persecuzioni, ci si poteva presentare per sapere i nomi dei cristiani, quindi era importante che uno fosse garante dell'autenticità. Il primo esame era sui mestieri, erano respinti gli astrologi, chi leggevano le carte, coloro che facevano parte del settore magico, chi era maestro di religione, insegnando religione pagana, si faceva eccezione se era l'unico sostegno per la famiglia.

  2.  Superato questo esame si entrava nel periodo del catecumenato che durava tre anni e comprendeva una triplice formazione, non è puramente istruttiva, ma liturgica, morale e dottrinale. Questa formazione costituiva l'oggetto del secondo esame. Bisognava essere giudicati non secondo il tempo ma secondo il comportamento, di qui il periodo prolungato, il criterio era oggettivo, era la comunità a dirlo, il garante lo seguiva nel suo cammino di fede, così dovrebbe essere oggi il padrino.

  3. Dopo aver superato il secondo esame si entra nella terza tappa che è quella dell'elezione, dopo l'ammissione e il catecumenato. Questa tappa comportava la preparazione immediata ai sacramenti, era un periodo intenso soprattutto liturgicamente, non ci sono più catechesi e insegnamenti morali e dottrinali. C'è molto ascolto della parola, pieno di esorcismi, per noi ora il diavolo è molto ridimensionato, per quell'epoca era diverso. Il periodo degli eletti coincide con il periodo immediatamente vicino alla pasqua.

  4. Poi c’è il conferimento dei sacramenti. Al canto del gallo della Domenica, si fa la benedizione dell’acqua, allora fissata per il Battesimo. Si compiono i riti, che sono molto simili a quelli di oggi: il vescovo benedice gli oli; i candidati, ad uno ad uno, fanno la loro rinuncia a Satana; prima unzione, con l’olio dei catecumeni, e quindi il lavacro battesimale con la triplice interrogazione sul credo; la vestizione; l’imposizione delle mani da parte del vescovo che compie la seconda unzione, la consegnatio, dicendo “ti ungo con l’olio Santo nel Signore Padre onnipotente, in Cristo Gesù nello Spirito Santo”; segue poi il bacio di pace da parte del vescovo e della comunità che indicava l’avvenuta aggregazione del battezzato che veniva sancita dalla prima comunione

     

    Sviluppo posteriore

     

    Dopo il IV secolo, il cristianesimo è diventato religione di stato (con Teodosio) e la sua accresciuta ufficialità determina un ingresso di massa di cristiani (la conversione dei barbari ecc..). Ciò provoca inevitabilmente la perdita di tutto il percorso catecumenale che abbiamo visto. Il percorso di preparazione tende ad assottigliarsi sempre di più.

    L'istituto del catecumenato costituisce il suo massimo sviluppo nel III-IV secolo, poi all'improvviso scompare, la puntigliosa esigenza formativa, comincia a seguire una drastica riduzione, già diventa solo la quaresima nel sesto secolo. Catechismo totalmente dottrinale, c'è riduzione di tempi e contenuti.

    Una volta compiuto il rito ci si accorge che c'è un indebolimento nella formazione apostolica e quindi si aggiunge un punto successivo le formazioni mistagogiche, le introduzioni ai misteri, si svolgono soprattutto durante il periodo pasquale, durante l'intero periodo pasquale continuava il percorso. Queste sono proposte ai nuovi battezzati in modo di penetrare fino in fondo il mistero cristiano. La parola di Dio la puoi penetrare illuminato dopo l'iniziazione, nel momento in cui sei illuminato puoi capire meglio la parola e gli insegnamenti, favorita dall'apprendimento dei riti porta a gustare e penetrare il mistero cristiano.

                L'avvenimento che determina una prassi allargata dell'iniziazione sarà il battesimo dei bambini, il catecumenato sparisce, il battesimo dei bambini è favorito da tre fattori: l'ingresso di massa di molte persone, la dottrina agostiniana del peccato originale, Agostino dirà addirittura che il bambino non battezzato va all'inferno, la mortalità infantile del tempo, ma ha favorito questa prassi anche l'abitudine degli adulti di rimandare il battesimo, prassi ormai generalizzata. Si riformula con il passare del tempo anche il rito, abbiamo la formula diretta "io ti battezzo per opera dello Spirito Santo". Si perde l'unità dei primi tre sacramenti, i primi tre sacramenti costituivano un'azione triplice ma congiunta, anche in tempi congiunti, con la pratica del battesimo dei bambini si distanzierà la cresima e l'eucarestia.

                Anche se scompare il catecumenato non scompaiono certe sue esigenze come quella della formazione catechistica, che vengono però spostate dopo il battesimo.

 
 
L'INIZIAZIONE