I SACRAMENTI

Il battesimo

 

Questioni terminologiche

 

I corrispondenti greci di battesimo sono diversi: βαπτω; βαπτιςμος, ecc..

Questi sono i più famosi, e nella loro accezione greca, richiamano l'idea prevalentemente negativa cioè letteralmente richiama l'idea di immersione, affondamento.

San Paolo fa un'interpretazione teologica del battesimo servendosi proprio della morte, attingendo da qui, il significato di morte di conseppellimento con Cristo.

Non sarebbe comprensibile il legame tra mistero pasquale e il rito del battesimo, senza questa precisazione di natura lessicale, semantica.

Ci sono anche due testi evangelici, in cui Gesù parla di battesimo di sangue in Mc 10,38-39 e Lc 12,50 dove troviamo, ancora, l'accezione negativa del termine βαπτω, che richiama l'idea di morte.

Tutto questo ci permette di rilevare un legame fra il battesimo e il mistero pasquale. In ogni caso l'idea di βαπτω, inteso in senso tecnico, come rito battesimale, era conosciuto già dai giudei. Però l'idea di bagno purificatore, non è attingibile all'idea di βαπτω, piuttosto sarà λουω.

Λουτρόν, λουω; λουτρόν: lavare, bagnare. Qui troviamo meglio l'idea di bagno rigeneratore in Ef 5,26. Questi termini, quando vengono usati nel NT, indicano in maniera specifica la dimensione soteriologica del battesimo, inteso come remissione dei peccati.  Quindi, bagno, nella sua accezione negativa, come lavarsi dallo sporco.

In positivo, invece, ci sarà la terminologia usata da Gv 3,3-7: παλιγγέυεσια (rinascita); σφραγις (sigillo); nei Padri troveremo il termine φωτισμος, cioè: illuminazione. Ribadiamo che la terminologia nel NT è molto varia, addirittura Col 2,11 arriva a chiamare il battesimo come “la vera circoncisione”. I padri seguiranno questi termini, e spesso arricchiscono il vocabolario, per intendere il Battesimo.

Giovanni Crisostomo, nelle catechesi battesimali, dice per es., “il battesimo non ha solo un nome, ma molti e vari” e cita rigenerazione, illuminazione, circoncisione ecc..

Clemente Alessandrino, conosce molti nomi del Battesimo, per es. lui gli da un termine καρισμα (dono);  φωτισμος (illuminazione); τελέιόν (la perfezione). E nella sua opera “Il pedagogo”, li spiega uno per uno.

 
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