I SACRAMENTI

Il battesimo

 

I padri

 

            Le fonti patristiche si attengono per lo più ai testi biblici, commenti e attualizzazioni dei testi biblici. I luoghi più ricchi di riferimenti sono le catechesi. Catechesi che loro formano spesso in maniera occasionale, il linguaggio dei Padri rappresenta un entusiasmo, carico di contenuti spirituali, i concetti spesso cedono il posto alla biografia. Battesimo richiamava qualcosa che aveva a che fare con la morte, per il greco aveva un significato di morte e affondamento, un altro termine è quello di lavacro che indica il battesimo. Altro vocabolo usato spesso dai padri, quello di illuminazione, San Giustino scrive nel 165 nell'Apologia 1 capito 61 "tale lavacro è denominato illuminazione". Si impone subito la forma trinitaria, già con la Didachè, che però conosce anche la forma cristologica, ma impone quella trinitaria, anche Tertulliano scrive sul battesimo, il suo è il primo saggio sul battesimo. Altro elemento è l'acqua, Tertulliano ci testimonia per la prima volta il rito della benedizione dell'acqua. Alcuni autori la riterranno vincolante per la validità, oggi è vincolante per la simbologia.

            Battesimo lavacro rigenerazione, sono tre terminologie che nei padri sono approfondite in maniera specifica. Si afferma in maniera incontrastata la formula trinitaria, lo dice la Didachè, lo dice Tertulliano come regola. Si cominciano poi a dare regole pratica sull'acqua, corrente, fredda o calda. Il rituale si sviluppa, c'è un arricchimento: fino al IV secolo è la benedizione dell'acqua che acquista sempre più importanza, ed è testimoniata da Tertulliano, talmente importante che alcuni la considereranno importante per la validità, poi il rito dell'esorcismo, subito dopo la rinuncia a Satana, non era un gesto solo magico, ma anche simbolico, indicare al credente che battezzarsi indica la lotta contro il male. Nelle catechesi di Cirillo che ha un valore locale, la rinuncia veniva fatta a piedi nudi rivolgendosi a occidente, nella credenza che il bene era a oriente, quindi a occidente c'era il male. L'idea in Cirillo anche di una nudità rituale, per evitare che il diavolo si nasconda in un pezzo di vestito.

            Le varie chiese parleranno anche dei riti post battesimali, erano tre questi riti post battesimali: l'unzione con il crisma, un segno della croce, non necessariamente sula fronte chiamata consignatio, e poi l'imposizione delle mani. Di questi tre riti ce ne parla la tradizione apostolica, questi tre riti sono riservati al vescovo, mentre il battesimo lo può fare anche il sacerdote, qui troviamo la confermazione. Dopo questo c'è la celebrazione dell'eucarestia, a quel punto si è cristiani. Dopo il IV secolo vediamo apparire nuovi riti:

·        un segno della croce prima del lavacro,

·         poi avremo il rito dell'efta, toccare il bambino simbolo della guarigione miracolosa di Gesù,

·         il rito del sale, mettere il sale sulla lingua,

·         inizia ad essere usata la veste bianca, la purezza, l'essersi rivestiti di Cristo,

·        il cero acceso, sconosciuto alla tradizione apostolica, battesimo come illuminazione.

·        Ambrogio a Milano difenderà moltissimo un rito che a Roma non viene praticato, la lavanda dei piedi.

 

IL BATTESIMO