I SACRAMENTI

Il battesimo

 

I concili

 

            La riforma del concilio di Trento

 

            La sacramentaria diventa un banco di prova tra i protestanti e i cattolici. È erroneo sostenere che Lutero non credesse ai sacramenti, al contrario egli riconosce al battesimo la qualità di suggello della fede, la grazia viene per lui dalla parola e dalla fede, se tu ti fai battezzare suggelli quella grazia e in più visibilmente mi dai la visione che l'hai colta. L'effetto del battesimo per Lutero è prevalentemente quello del rimedium, qui segue i medioevali e Pietro Lombardo, arriva a dire esplicitamente che il battesimo opera la remissione dei peccati, libera dalla morte e dal peccato.

            Il concilio di Trento si trova di fronte a questa riforma protestante. I due decreti sul peccato originale e sulla giustificazione trattano del battesimo, quest'ultimo non è intesa solo come remissione dei peccati, ma anche santificazione e rinnovamento dell'uomo interiore. Il concilio elencando le diverse cause della giustificazione sostiene che la causa strumentale è il sacramento della fede, senza la quale nessuno mai ha ottenuto la giustificazione. Riguardo al peccato originale si afferma che viene tolto, per Lutero non viene mai cancellato, non viene imputato, ma ce l'hai, per noi invece non c'è più, tuttavia rimane la concupiscenza.

            I 14 canoni  che sono nel Deinzger 1614-1627. Il primo canone afferma che il battesimo di Cristo è superiore a quello di Giovanni Battista. Il secondo dice che le parole di Gv 3,5 (“Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio”) non vanno intese in senso metaforico, come dai protestanti, si sta parlando del battesimo. Il quarto la tradizionale dottrina sul battesimo degli eretici, il quinto difende la necessità del battesimo per la salvezza, che non avviene per sola fede, se qualcuno dice che il battesimo non serve per la salvezza sia anatema. I canoni dal sesto al decimo sono ancora contro Lutero, contro la relativizzazione del battesimo. Il decimo canone testimonia il sacramento permanente, secondo Lutero ti puoi purificare ricordando il battesimo, per noi la grazia può essere perduta e per riconquistarla c'è il sacramento della penitenza.

 

            Il battesimo del Vaticano II

           

            Il Vaticano II non espone una dottrina battesimale come il concilio di Trento, una dottrina sistematica, ma la troviamo nei diversi aspetti soprattutto nell’ecclesiologia, il Vaticano II fa del battesimo il perno dell'ecclesiologia rinnovata. Nella Sacrosantum Concilium abbiamo tutto il tema della partecipazione dell'assemblea. Un testo è Sacrosantum Concilium 14 (“La madre chiesa desidera ardentemente che tutti i fedeli vengano guidati a quella piena consapevole e attiva partecipazione delle celebrazioni liturgiche, che è richiesta dalla natura stessa della liturgia e alla quale il popolo cristiano, "stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo di acquisto" (1 Pt. 2, 9; cf. 2, 4-5), ha diritto e dovere la forza del battesimo A tale piena e attiva partecipazione di tutto il popolo va dedicata una specialissima cura nella riforma e nell' incremento della liturgia: essa infatti è la prima e per di più necessaria sorgente dalla quale i fedeli possano attingere uno spirito veramente cristiano; e perciò i pastori d' anime, in tutta la loro attività pastorale, devono cercarla assiduamente attraverso un' adeguata formazione. Ma poiché non si può sperare la realizzazione di ciò, se gli stessi pastori d' anime non sono penetrati per primi della spirito e della forza della liturgia, e non ne diventano maestri, è perciò assolutamente necessario dare il primo posto alla formazione liturgica del clero. Pertanto il sacro concilio ha deciso di stabilire quanto segue.”), i fedeli hanno un diritto dovere alla partecipazione liturgica, per mezzo del battesimo. “Perciò la chiesa volge attente premure affinché i fedeli non assistano come estranei o muti spettatori a questo mistero di fede, ma, comprendendolo bene per mezzo dei riti e delle preghiere, partecipino all' azione sacra consapevolmente, piamente e attivamente; siano istruiti nella parola di Dio; si nutrano alla mensa del corpo del Signore; rendano grazie a Dio; offrendo l' ostia immacolata, non soltanto per le mani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino ad offrire se stessi, e di giorno in giorno, per mezzo di Cristo mediatore siano perfezionati nell' unità con Dio e tra di loro, di modo che Dio sia finalmente tutto in tutti. n.48 in nome della partecipazione fondata sul battesimo la chiesa si preoccupa che i fedeli non siano puri spettatori, ma che partecipino alla funzione sacra con consapevolezza, piamente e attivamente.

            La Lumen Gentium conferma questa visione che fa del battesimo il perno dell'ecclesiologia. La Chiesa viene costituita come popolo radunato nel Padre nel Figlio e nello Spirito Santo, c'è un uguaglianza sostanziale che viene dal battesimo, poi c'è una diversità ministeriale o esistenziale, ma queste diversità devono fare in modo di non contraddire questa uguaglianza battesimale.

            Scaturisce un principio di uguaglianza ontologica, se il mistero salvifico è comunicato alla chiesa dei battezzati, questa chiesa costituisce la famiglia di Dio, al cui interno c'è uguaglianza ma non appiattimento.

 
IL BATTESIMO