I SACRAMENTI

Il battesimo

 

La celebrazione del battesimo

 

           Elementi costitutivi

           

Risponderemo alla domanda: “Cosa ci vuole per fare un battesimo?”

            E sono tutti quelli confluiti nell'analisi scolastica:

-          la materia;

-          la formula;

-          il ministro;

-          il soggetto;

-          * gli effetti (l'efficacia).

Questi sono gli elementi costitutivi.

      Oggi, s'insiste molto sull'interpretazione simbolica dei sacramenti, cioè, quando si parla del sacramento, non ci si deve limitare ad accontentarsi di indicare quegli elementi necessari, senza i quali, i sacramenti non solo validi (questo atteggiamento, veniva chiamato “giuridismo”), ma  si deve dare il giusto significato a tutto quanto il rito celebrativo.

      Il primo elemento che si affronta è il segno sacramentale in senso stretto, non dobbiamo fermarci solo sulle parole, il battesimo va visto nel suo insieme, dall'inizio alla fine, il battesimo ha la sua sacramentalità, che va dall'inizio alla fine, in tutte le sue diverse fasi celebrative, benché esiste un momento culminante che è il momento del lavacro, ma non va ridotto solo a quello. Seguendo la distinzione di Tommaso va indicata una materia remota che è l'acqua, e la vera materia che è l'azione che si compie con l'acqua. Tutti parlavano dell'acqua e Tommaso parlava dell'abluzione, è quella la cosa importante molti hanno scambiato la materia con l'acqua, Tommaso quando parla di materia parla dell'abluzione, l'acqua è materia remota: sarebbe materia se noi volessimo santificare l'acqua, ma noi invece vogliamo santificare l'uomo.

      La materia, per Tommaso, non è semplicemente, l'acqua, ma il gesto dell'abluzione, che può essere compiuto in tre modi:

-          per immersione;

-          per infusione;

-          per aspersione.

Il simbolo va agito, la simbolicità appartiene all'uomo, Dio comunica all'uomo come ama comunicare, il linguaggio dell’uomo è simbolico. Non è importante se l'acqua sia calda o fredda, l'importante è che essa non venga sostituita con nessuna altro elemento (Dz 787; 829). La benedizione dell'acqua, non è essenziale per la validità, rientra nella dimensione simbolica, per arricchirne il significato 

La formula: è quella Trinitaria (nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo), e in Occidente, va fatta in modo indicativo (Io ti battezzo nel nome del Padre…), mentre in Oriente, si preferisce, quella dichiarativa (Giovanni è battezzato nel nome del Padre…). L'abluzione si compie per tre volte in nome della Trinità, è vincolante per la validità in occidente. La formula trinitaria è pienamente accettata a livello ecumenico, sia ortodossi che protestanti.

► Il ministro umano: (ricordando, come abbiamo visto, con Tommaso, che il ministro principale è Cristo), Il ministro umano agisce sempre da strumento, il ministro vero è Cristo, è comunque un elemento costitutivo, perché non esiste auto-battesimo, altro è colui che è battezzato, altro è colui che battezza. Può essere:

-          ordinario, tutti coloro che hanno ricevuto il sacramento dell'ordine (diacono, presbitero, vescovo);

-          straordinario, per Tommaso (ST III pars, qst 67, art IV), tutti, uomini e donne, possono amministrare il sacramento del battesimo, anche non credenti, purché si uniscano all'intenzione della Chiesa, il ministro straordinario può essere anche un pagano, se un pagano battezza un bambino nel suo credo cristiano, anche senza la formula trinitaria, il sacramento è valido.

La qualità morale del ministro è ininfluente. Scrive Nicolò I: “Nessuno per quanto sia macchiato, può macchiare i sacramenti divini, che sono rimedi di purificazione di tutte le macchie” (Dz 645).

Il soggetto ricevente: è l'essere umano vivente, non ancora battezzato (CIC 864). Se adulto, deve avere la volontà di riceverlo (CIC 851); se bambino, serve il consenso dei genitori o di chi ne fa le veci (CIC 865-866).

Il ministro deve essere diverso dal ricevente, quindi non c'è la pratica dell'auto battesimo, come dell'auto confessione. Il motivo per cui non si da auto sacramento è la natura mediatrice della salvezza cristiana. Se mi dà il consenso, ma non è pentito dei suoi peccati, non è preparato nella fede, è valido, ma infruttuoso per lui, non gli produce la salvezza. Per un bambino serve il consenso dei genitori, e la speranza che sia istruito nella fede.

Poi ci sono varie questioni riguardanti l'ecumenismo (CIC 869):“nel caso di una persona, già battezzata, in un'altra confessione cristiana, si deve esaminare se ha ricevuto un battesimo valido, con la materia e la formula corrette - per cui non rientrano in queste categorie i  Quaccheri, i battezzati dell'esercito della salvezza, i Testimoni di Geova - In ogni caso se permangono dei dubbi, il battesimo va amministrato sotto condizione e in forma privata”.

 

            I riti odierni

 

            Le strutture fondamentali del rito sono le stesse della storia, anche se ci sono evidenti riadattamenti, e c'è attenzione all'antropologia. Deve essere chiaro che il battesimo dei bambini avviene per volontà dei genitori, è un gesto di responsabilità loro. È abolito il rito del sale, il rito di esorcismo ora è solo uno, evidenzia il significato di liberazione dal male, l'impegno alla vita, la chiamata a lottare per il bene contro il male, l'esorcismo dichiara l'impotenza di Satana di fronte a Cristo, è anche una atto di fede quindi. Satana non ha alcun potere sul battezzato, egli è ormai sotto il dominio del Signore. Nella Chiesa antica i cristiani non avevano problemi a celebrare in santuari pagani, l'altare sul quale celebravano i riti era quello del Dio Mitra, nella consapevolezza che Cristo era tanto forte, che qualunque altra realtà se ne andava appena si celebrava la messa.

            Altro rito importante è il rito dell'imposizione del nome, nella Scrittura il nome indica la persona stessa, per questo si era attenti nella scelta, il nome era una risposta di fede al dono della nascita del bambino. Nel battesimo il nome che produce la liberazione è quello della Trinità.  Il nome del battezzando rientra anche, però il battesimo conferisce il nome di figlio di Dio. Per questo significativamente ogni rito battesimale, anche al di fuori della messa finisce con il padre nostro, proprio per rappresentare il fatto che ora può dire il Padre Nostro con gli altri figli di Dio.  La conclusione è l'unzione crismale che indica l'incorporazione al popolo di Dio, la vesta bianca è la incorporazione in Cristo. Nel rito si prevede anche una benedizione alla mamma che tiene in braccio il proprio bambino.

 

IL BATTESIMO