I SACRAMENTI

Il battesimo

 

Il battesimo dei bambini

 

Due questioni da trattare ora: il battesimo dei bambini e la necessità del battesimo. Il sacramento non può essere imposto. Questo proposito sembra infrangersi con il battesimo dei bambini, si sottopone dei bambini che non possono scegliere al battesimo, qui non c'è la libertà. Nasce nei tempi recenti questo problema, prima dell'illuminismo veniva visto come un dono il battesimo dei bambini. Il problema teologico nasce da una conferenza di un teologo protestante Karl Bart nel 1943. Karl Bart condanna la Chiesa tedesca di essersi allineata al nazismo, soprattutto la Chiesa protestante, lui si domanda quale Chiesa si è alleata al nazismo? La Chiesa di Cristo o quella anagrafica? Ecco il battesimo dei bambini crea una Chiesa anagrafica.

            Porta tre argomentazioni teologiche: l'assenza di testimonianze bibliche, il legame stretto tra fede, libertà e battesimo, la preferenza per una Chiesa confessante e non multitudinista.

            La Bibbia non ci dice nulla né che si possa né che non si possa battezzare i bambini, di solito della Bibbia vengono portati alcuni passi in cui si dice che veniva battezzata la famiglia, ma presso gli antichi il concetto di famiglia era molto ampio, quindi non vuol dire che fossero stati battezzati anche i bambini. L'argomento per noi è la testimonianza antica dell'usanza. Di solito si dice dopo le conversioni di massa si iniziò a battezzare i bambini ma non è vero, testimonianza importante è la tradizione apostolica del 215, dice al n.21 che prima degli adulti venivano battezzati i bambini. Poi abbiamo le iscrizioni grafiche funerarie, che attestano bambini già battezzati.

            Tertulliano è severamente contrario al battesimo dei bambini, diventino cristiani quando sono adulti, quando sapranno conoscere Cristo, Origene è favorevole dicendo addirittura sia stato ricevuto dagli apostoli. Gregorio di Nazianza anche è favorevole, si chiede perché privare il bambino di questa grazia? Dice però di battezzare a tre anni, quando possono almeno dire qualche parola di mistico significato, che almeno comprenderanno a grandi linee. I padri si ponevano il problema che ci fosse una qualche reazione e non fosse passivo. Agostino influenzerà tantissimo, dirà che i bambini che non hanno ricevuto il battesimo vanno all'inferno, però Agostino argomenta molto sul battesimo dei bambini ma per motivare una prassi già esistente. Agostino si sforza di giustificare un dato di fatto che  è già precedente ad Agostino, l'argomento del peccato originale ha portato all'estensione universale della prassi, a convincere ancora di più i propri genitori, ma non ha creato questo  Agostino, solo aiutato la diffusione. Bisogna anche tenere presente l'elevata mortalità infantile dei bambini. Agostino consapevole del fatto che senza fede non si dà il battesimo, porta una serie di argomentazioni teologiche, principalmente sono due:

·        La fede non è solo una premessa del battesimo ma sgorga dal battesimo, il battesimo resta un sacramento di fede, solo che nel battesimo dei bambini, sgorga proprio dal sacramento.

·        la fede di cui parliamo è sempre la fede della Chiesa, quindi quando si battezza un bambino non manca la fede perché c'è la fede della Chiesa.

L'argomento più forte è il secondo, per Agostino non è celebrato il battesimo sulla fede dei genitori, che è troppo debole, ma sulla fede della Chiesa, il bambino viene battezzato sul consenso dei genitori, ma sulla fede della Chiesa. Nella epistola 98 rivolta a Bonifacio, Agostino parla molto del battesimo dei bambini.

 

Queste sono le due argomentazioni che risulteranno decisive, Tommaso è contrario al battesimo forzato, ci vuole il consenso dei genitori, altrimenti è come se uno che ha l'uso di ragione viene battezzato contro la sua volontà.

            Il documento del 1980 della Congregazione della fede risponde alle accuse fatte al battesimo dei bambini e afferma che nessun atto come il battesimo dei bambini manifesta la gratuità della grazia, non è mai amministrato senza fede, c’è la fede della Chiesa, la prassi è antica.

            Le argomentazioni di Agostino non sono tanto per giustificare il battesimo dei bambini, quanto per difendere il fatto che il battesimo ha bisogno della fede, per questo serve giustificare il battesimo del bambino. I bambini vengono battezzati nella fede della Chiesa.  Quando pensiamo alla fede pensiamo subito alla fede personale, ma prima viene la fede di comunione, quella della Chiesa.

            Ratzinger evidenzia, come il battesimo dei bambini mette proprio in luce la gratuità della grazia. Al cristianesimo non si aderisce in maniera burocratica, alla Chiesa ci si inserisce entrando in una comunione, un atto liturgico di comunione, devi entrare con la comunità celebrare con la comunità dire "noi crediamo" con la comunità.  Nel medioevo il problema non c'era la libertà si esprimeva nella società, nel medioevo nasceva il peccato sociale, il peccato non era solo singolare, ma del corpo, di tutto il corpo.

 

La necessità del battesimo

            Per salvarsi naturalmente, condizione di salvezza, per noi è dogma  "se alcuno dicesse che il battesimo è facoltativo, non necessario alla salvezza sia anatema". Il cristianesimo non è mai stato una setta che ha affermato che si salvano solo quelli che sono nella sua associazione visibile, il battesimo ordinario è il battesimo d'acqua, importante è anche il battesimo di sangue, ma c'è anche il battesimo di desiderio. Si può applicare il battesimo di desiderio a chi è di un'altra religione? Nessuno può entrare in cielo se non mediante il sacramento principale che è Cristo, la necessità dei sacramenti nasce dalla necessità di essere in Cristo, è dottrina rivelata anche l'intenzionalità salvifica universale, il Padre vuole che tutti gli uomini siano salvati. Ragionare in limiti salvifici è andare contro questa volontà. Queste persone se si salvano si salvano comunque non per i propri meriti, ma per la grazia di Cristo, se si salvano è comunque merito della grazia di Cristo che opera per vie sconosciute all'uomo. Non si tratta però di eludere la necessità del battesimo che è vincolante, anche perché dà anche tante altre cose il battesimo. Concezione dinamica della salvezza per cui la grazia sempre di Cristo viene data in modi a noi sconosciuti.

 

            Il limbo

 

            Così si risolve anche la questione del limbo, ci si pone il problema dei bambini morti senza il battesimo, nel caso degli adulti puoi parlare di battesimo di desiderio, ma qui non c'è né desiderio né buona coscienza. Muoiono in una condizione oggettiva di peccato, il peccato originale. La prima tappa è quella dell'inferno, la seconda è quella del limbo, la terza quella della speranza.

  • La prima è quella di Agostino, fino al V secolo i padri non si pongono questo problema, e tuttavia già praticano il battesimo dei bambini, che non è quindi strettamente collegato all'andare in paradiso dei bambini. Il problema nasce quando Pelagio fa una sottile distinzione tra regno di Dio e Paradiso, e dice che i bambini senza battesimo non possono entrare nel regno di Dio, Gv3,5 (“Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio.”), non entra nel regno di Dio ma entra in paradiso perché senza peccato.  Per Agostino vanno all'inferno, applica Mt 26, inserisce in quelli che stanno alla sinistra anche i bambini senza battesimo. Lo stesso Agostino si accorge che è una posizione dura, ma l'amore della verità supera ogni cosa. Il limbo nasce da questo, lo stesso Agostino ammette una pena lievissima, il limbo dei padri era già conosciuto fin da Tertulliano, il luogo dei giusti dell'A.T. che aspettavano la discesa negli inferi di Gesù. Prima della resurrezione non c'è nessuno in paradiso, il primo a essere entrato in paradiso è il buon ladrone. Lembo sarebbe il lembo del mantello, il limbo era il lembo dell'inferno. Il problema che colse gli autori medioevali era salvare la necessità del battesimo, il peccato originale e la misericordia di Dio. Per una colpa ereditata sarebbe ingiusto Dio se mandasse all'inferno i bambini che non hanno alcuna responsabilità se non ereditata. La posizione di Tommaso è ancora più geniale, la corrente di Agostino va avanti, la condivide anche Sant'Anselmo, che aggiunge il fatto che il peccato originale priva della visione della beatitudine di Dio, Abelardo da qui dirà che mancherà la visione di Dio e non altri tipi di pene. La lontananza dalla visione beatifica mette tristezza.
  • Per Tommaso, con il battesimo si acquista la potenza per vedere quanto Dio sia bello e importante, il bambino non ha ricevuto questo desiderio, quindi non sa cosa gli manca, quindi i bambini non ne soffriranno la mancanza, ma partecipano alla felicità naturale del Dio creatore, sono meno gioiosi dei beati, ma più che sulla terra. La dottrina di Tommaso fa acqua da due parti principalmente: come può esistere una felicità naturale in un ordine soprannaturale? Non si pone la domanda se c'è il limbo, ne dà per scontata l’esistenza.
  • La posizione odierna porta al superamento di questa posizione, che non è una dottrina della fede della Chiesa infallibile. Papa Ratzinger, nella famosa intervista a Vittorio Missori, afferma che il limbo fu una teoria elaborata nel medioevo, che era fatta per determinate esigenze ma che ora è il caso di far decadere. Il catechismo della Chiesa cattolica non ne parla mai, lì dove tocca il problema, li affida alla misericordia di Dio (“il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità.”1 Tm 2,4). È la tenerezza di Gesù verso i bambini che ci consente di sperare che ci sia una via di salvezza per i bambini morti senza battesimo.

 

IL BATTESIMO