I SACRAMENTI

Il battesimo

 

Il simbolismo dell'acqua

 

Il simbolismo è radicato nell'esperienza umana, tutta la celebrazione del sacramento ruota intorno al simbolo dell'acqua. Il nostro corpo è 63% d'acqua, siamo fatti d'acqua, siamo nati d'acqua, l'assenza d'acqua indica morte. L'acqua nel suo valore simbolico riproduce un'esperienza ambigua, l'acqua è potere di vita ma anche di morte, preghiamo Dio che venga la pioggia ma non troppa, altrimenti arrivano le inondazioni. Il simbolo esprime un collegamento antropologico, per noi ormai  è un bene di largo consumo, ma nasce in una cultura nomade circondata dal deserto, per gli orientali era molto più di un bene di consumo. L'acqua possiamo vederla sotto tre aspetti come simbolo universale, come simbolo religioso, come simbolo cristiano:

  • A livello universale l'acqua spesso rappresenta l'origine, oceano primitivo come il seno materno da cui procede la vita. Omero anche accenna all'oceano Padre degli dei. Più filosoficamente Talete fece dell'acqua il principio, acqua intesa non soltanto in senso fisico ma anche metafisico. Numerose sono le divinità dell'acqua, gli egiziani veneravano il custode del Nilo, un uomo che moriva nel Nilo veniva considerato sacro.
  • Due riti legati all'acqua sono l'acqua della purificazione e l'acqua della rigenerazione, i bagni sacri. Se il fuoco distrugge l'acqua lava, purifica e abilita al culto, per questo nei templi antichi c'erano le vasche dove i sacerdoti dovevano lavarsi prima di entrare. Noi abbiamo l'acquasantiera che in un certo senso richiama il purificarsi prima della preghiera anche se per noi più che altro è ricordo del battesimo ricevuto dalla Chiesa. Il battesimo dei proseliti era una delle condizioni che sanciva l'ingresso del pagano nel popolo ebraico, c'era anche questo battesimo che sanciva questa nuova condizione, oltre che rappresentare la purificazione. Anche nella Bibbia troviamo le acque primordiali e la materia primordiale delle acque assume varie forme in riferimento a Dio, i fiumi, il mare, la pioggia, la rugiada. La genesi riconosce il primato dell'acqua, il Creatore aleggia sulle acque, separa le acque superiori da quelle inferiori. Ecco la differenza però dalle altre cosmogonie, l'acqua non governa Dio, anche l'acqua è sottomessa al Dio creatore, nelle altre cosmogonie invece l'acqua governa anche gli dei. L'antico testamento parla di Dio come di un irrigatore. Il fiume il mare sono l'azione di Dio dal basso, la pioggia in senso verticale. La parola di Dio viene paragonata all'acqua verticale, come la pioggia e la neve scendono al cielo. Il passaggio del Mar Rosso è un grande movimento storico, prende degli sbandati e ne fa un popolo, il mare segue i grandi movimenti storici, anche nel Mar Rosso ci sono i due richiami alla morte e alla vita, vita per gli ebrei, morte per gli egiziani. L'acqua accompagna anche nel deserto, tra lamentazioni e acqua che scaturisce dalla roccia, acqua anche simbolo di purificazione rituale per i sacerdoti, per i sacrifici, per la purità legale, se uno toccava un morto c'era un rituale con l'acqua. In Isaia i valori dell'acqua sono in prospettiva messianica.
  • Nei vangeli domina il mare, Cristo seda la tempesta, i movimenti della storia trovano in lui il dominatore che domina le acque. Richiamo alla fede che deve essere forte anche nelle prove, nella convinzione che Cristo non dorme, è vigile. Nel vangelo di Luca si trova spesso l'acqua purificatrice, nel vangelo di Luca si incontrano spesso persone che piangono, lacrime purificatrici. L'evangelista che più dà importanza al valore simbolico dell'acqua è Giovanni però, la samaritana ad esempio, l'acqua ha un significato messianico, a partire dalle nozze di Caana, in un vino che non è soltanto più buono, ma più abbondante. L'acqua è presente nel dialogo con Nicodemo, ancora protagonista nella piscina di Betzedà, nella feste delle capanne, dove si festeggiava il dono delle leggi, e la preghiera per le acque benefiche del raccolto. Nel giorno della festa Gesù disse chi ha sete venga a me e beva. Simbolo battesimale, simbologia tipicamente teologica. Nel N.T. L'acqua indica l'effetto purificatore, ci sono spiegazioni più elaborate (1Cor 10,1-6) leggono l'acqua battesimale alla luce di episodi dell’A.T. edificanti. Questa lettura tipologica sarà molto utilizzata dai padri. L'acqua per i padri richiama l'acqua primordiale della genesi,che permette di riflettere sul battesimo come nuova creazione, Tertulliano per esempio dice che fa la creazione nuova. Acqua del diluvio come morte e vita, un significato anche ecclesiologico, legato all'arca di Noè, salvato il popolo ecclesiale, l'arca che richiama il legno della croce, le acque del Mar Rosso, che favoriscono un'interpretazione pasquale del battesimo, il Mar Rosso coincide con la piscina battesimale, liberati dalla schiavitù diventano il popolo di Dio. Altra immagine acquatica è quella del fiume Giordano, il fiume della promessa, l'ingresso nella terra promessa, il fiume giordano ricordava le vicende di Elia, ricordava la guarigione di Naaman. Origene si richiama a quest'ultima vicenda, per parlare del battesimo, secondo Origene compì il mistero del battesimo Naaman. Non manca neanche il collegamento al giardino dell'Eden, è un paradiso perché irrigato da un grande fiume dai quali partono i grandi 4 fiumi dell'antichità, l'Eden è la chiesa che come paradiso, scrive Cipriano, contiene tra le sue mura alberi carichi di frutta e irriga con 4 fiumi , la chiesa dispensa le grazie del battesimo. Il peccato dell'eden è riparato con il battesimo che consente di recuperare la terra perduta.
 

IL BATTESIMO