Clemente XIII (1758-1769)

 

STORIA DELLA CHIESA

I PONTEFICI

Clemente XIII (Carlo Rezzonico) [Venezia 1693 - Roma 1769], papa dal 6 luglio 1758 al 1769. Vescovo di Padova dal 1743, succedette a Benedetto XIV, dopo contrastato conclave, con l'approvazione dell'Austria. Diversissimo dal predecessore, non ne condivideva gli atteggiamenti di larga tolleranza e dimostrò notevole rigidezza nelle complesse vicende che travagliarono il suo pontificato, svoltosi nel pieno delle lotte giurisdizionali. La diffusione delle idee illuministiche, contro le quali pronunciò una serie di condanne (mettendo tra l'altro all'Indice l'Emile di Rousseau e l'Enciclopedia [1759]), e l'affermarsi del febronianismo lo spinsero a favorire la Compagnia di Gesù, sostenuta anche dal suo segretario di Stato Luigi Torrigiani, nel momento in cui i più duri provvedimenti antigesuitici venivano presi in Portogallo, in Francia, in Spagna, a Napoli, a Parma. Confermò la costituzione "Unigenitus". In difesa dei gesuiti pubblicò la costituzione Apostolicum pascendi munus(1765), benché sempre più pressanti si facessero le richieste di sopprimere la Compagnia da parte degli Stati europei; richieste alle quali resistette sino alla fine. In seguito ad un editto pubblicato dal duca di Parma per limitare la giurisdizione ecclesiastica nei suoi Stati, Clemente XIII lanciò contro di lui un monitorio (1768).Ebbe dissidi con Luigi XV e con il re di Napoli.Osteggiato dai Borboni, convocò un concistoro per cercare di porre fine a queste diatribe ma  la morte lo colse nel 1769.