Benedetto XIV (1740-1758)

 

STORIA DELLA CHIESA

I PONTEFICI

          Benedetto XIV (Prospero Lambertini) [Bologna 1675 - Roma 1758], papa (17 agosto1740-3 maggio 1758). Arcivescovo di Ancona nel 1727, cardinale nel 1728, arcivescovo di Bologna nel 1731, fu il più grande pontefice del XVIII sec. Eminente canonista, prudente uomo politico (accordò grandi privilegi ai signori d'Europa, ottenendone però concordati favorevoli), pur essendo moderato ed equanime nelle controversie intorno al giansenismo, difese rigorosamente la dottrina della Chiesa. Per altro verso condannò la pratica dei “riti cinesi” che erano tollerati dai gesuiti; combatté la massoneria, ma, largo di vedute, riformò la congregazione dell'Indice. Amico delle arti e delle lettere, promosse gli studi, favorendo gli uomini più dotti della sua epoca (Boscovich, Muratori, Querini). Tenne corrispondenza con Caterina di Russia, con Federico II, con Voltaire; fu stimato anche dai protestanti, specie da quelli d'Inghilterra. Scrisse molti libri densi di dottrina e di buon senso su questioni ecclesiastiche, e governò i suoi Stati con saggezza immutata fino alla sua morte. Scrittore brillante ed erudito, lasciò numerosi volumi di scritti vari (De servorum Dei beatificatione et beatorum canonizatione, 1734-1738) e un'interessante corrispondenza col cardinale Guérin de Tencin. Fu universalmente rimpianto.