Benedetto XII (1334-1342)

 

STORIA DELLA CHIESA

I PONTEFICI

 

Nato da una famiglia modesta della Contea di Foix, divenne un monaco cistercense a Boulbonne, e in seguito a Fontfroide da suo zio, Arnaud Nouvel, che lo inviò a studiare a Parigi al collegio Saint-Bernard. Maestro di teologia, successe a suo zio come abate di Fontfroide nel 1311. Vescovo di Pamiers nel 1317, portò avanti attivamente la lotta contro i seguaci del Catarismo. Fu allora che porto avanti di persona una politica inquisitoria molto attiva contro gli eretici. I registri dei suoi interrogatori, che teneva scrupolosamente, serviranno allo studio dei comportamenti e delle mentalità, soprattutto all'interno del villaggio di Montaillou. Nel 1326, diventa vescovo di Mirepoix, e cardinale della sede di Santa Prisca nel 1327.

Soprannominato il cardinale bianco — poiché aveva mantenuto la sua veste da cistercense — fu un uomo austero e ardente, che intervenne con autorità in tutti i dibattiti teologici del momento: povertà evangelica, fraticelli, visione beatifica. Su quest'ultimo punto, fisserà la dottrina nella sua Benedictus Deus del 1336.

Eletto Papa il 20 dicembre 1334 alla morte di Papa Giovanni XXII, non portò avanti le politiche del suo predecessore. In pratica fece pace con l'Imperatore Ludovico di Baviera che era stato precedentemente scomunicato, e per quanto possibile scese a patti con l'Ordine Francescano, che era all'epoca in contrasto con la sede romana.

Tentato di riportare la sede pontificia a Roma nel 1335, alla fine si accontenterà di dimorare ad Avignone, dove costruirà il primo palazzo pontificio, la cui austerità architettonica ben riflette la personalità di Benedetto XII. Non rifiuterà comunque di dare un certo decoro all'edificio, motivo per cui chiamerà presso di se il pittore senese Simone Martini.

Benedetto fu un Papa riformatore, e cercò di limitare il lusso degli ordini monastici, ma senza molto successo. Metterà ordine nel sistema di collazione dei benefici e di conseguenza il fisco pontificio.