TESTIMONIANZE CRISTIANE

 

Conosciamo e crediamo

 

Che cos'è la Chiesa?

 

Note ecclesiali

 

Breve storia

 

          Come nasce questa questione di definire la Chiesa attraverso quattro caratteristiche? Nasce dalla controversia con gli eretici e da un grande autore che è Ireneo, volendo confutare le eresie e non volendo ricorrere solamente a elementi razionali, vuole procedere a dei dati specifici per essere Chiesa e cita l'apostolicità, se si viene dagli apostoli si è la vera Chiesa. Poi le cose si sviluppano. Vengono chiamate “note” proprio per questa natura apologetica, fanno notificare dove è la vera Chiesa, notificano la vera Chiesa, nascono queste qualità con l'intento di far conoscere e rendere visibile la vera Chiesa di Cristo, si parla anche di proprietà della Chiesa, o attributi della Chiesa ora. Tra i primi autori a fare un'esposizione sistematica dell'ecclesiologia su queste note, a partire da queste fu Giacomo da Viterbo, nasce con lui l'ecclesiologia come trattato, e la fa proprio sistematizzando le quattro note che lui chiama però le quattro condizioni richieste per la gloria della Chiesa, non c'era un grande problema apologetico, scrive nel 1301, non c'è un grande problema, quindi ha una visione abbastanza dinamica delle note. Questo capitolo ha visto crescere sempre più di interesse con l'inizio delle grandi eresie medievali e soprattutto con la riforma protestante. L'uso apologetico trova il suo compimento in Bellarmino che di fronte al protestantesimo ne fa molto uso. Questo uso di cercare delle note esterne in grado di notificare la Chiesa produsse una moltiplicazione delle note stesse, perché i protestanti non avevano problemi in fondo difficoltà a riconoscersi in “Una, santa, cattolica, apostolica”, non avevano problemi a riconoscere queste quattro caratteristiche, bisogna capire cosa si intende per apostolicità. Quindi si moltiplicarono le note, e alla fine si semplificò tutto trovandone una sola, la romana, la romanicità, che serve un po' a semplificare, in riferimento al primato del Papa, bisogno di notificare all'esterno la vera Chiesa. Questo rilancio delle note ecclesiali avviene in una prospettiva un po' diversa rispetto al passato secondo una linea più teologica, in senso ecclesiologico, escatologico e pneumatologico:

  1. Ecclesiologico, le note sono il programma della Chiesa non solo il DNA ma anche ciò che deve sviluppare, quindi ora non sono più tanto usate per distinguere la Chiesa vera da quella falsa ma per indicare ciò che la Chiesa di Cristo è nella sua realtà profonda e a questo è chiamata ad essere e ad operare.

  2. Escatologica, questa lettura consente di vederle anche come un compito la cui piena realizzazione avverrà soltanto nel Regno di Dio. Le note o gli attributi quindi sono anche oggetto di speranza e di preghiera, pregare il Signore perché la Chiesa sia santa, cattolica, apostolica, mentre prima si davano per lo più acquisite dalla Chiesa, qui si cercano anche nel suo farsi

  3. Pneumatologica, il ruolo dello Spirito in queste quattro proprietà, nel momento in cui non sono più statiche ma programmatiche è lo Spirito che guida la Sposa sino all'ultimo giorno e quindi è importantissimo nella realizzazione di queste quattro note.

          Queste quattro caratteristiche sono vasi comunicanti vanno pensate l'una alla luce dell'altra, la Chiesa deve essere una ma anche cattolica, deve essere santa e apostolica.

 

Note ecclesiali