TESTIMONIANZE CRISTIANE

 

Conosciamo e crediamo

 

Che cos'è la Chiesa?

 

Note ecclesiali

 

Cattolica

 

          La cattolicità può essere intesa in senso quantitativo o qualitativo. Cattolica significa “ordinato al tutto”:

  1. In senso quantitativo indica l'universalità per se stessa, il fatto che è aperta a tutte le razze, sembra a noi scontato, ma per ebraismo e islamismo non è scontato, per queste due realtà bisogna ebraicizzarzi un po', bisogna diventare un po' arabo. Vuol dire che queste religione possono fare forza sull'etnia, invece per i cristiani l'unico elemento di identità è la fede. Il fatto quindi che la Chiesa è aperta a tutti i popoli senza limiti di razza, o condizione sociale

  2. In senso qualitativo, essere cattolico significa che le ricchezze peculiari dei popoli non vengono sacrificate ma accolte

          Lungo la storia ecclesiale ha prevalso quello quantitativo, la cattolicità rimaneva un predicato dell'unità, diffusa in tutto il mondo ma siamo una cosa sola. Si riusciva a vedere la parte nel tutto, ma non si vedeva il tutto nella parte. Nel suo aspetto qualitativo esprime un aspetto poliedrico della Chiesa, esprime un'unità complessa varia nella sua ricchezza.

          Il primo ad usare questo termine è Ignazio di Antiochia, ma non la spiega, afferma “dove compare il vescovo ivi è la Chiesa Cattolica”. Il testo che più lo usa tra quelli antichi è il martirio di San Policarpo, e lo fa sia quando deve parlare della Chiesa universale, la Chiesa cattolica sparsa in tutto il mondo, ma anche quando deve parlare della Chiesa locale, quando parla di Chiesa cattolica di Smirne, quindi cattolica non solo come sparsa in tutto il mondo, ma in senso particolare. Non intende naturalmente cattolica in senso confessionale, questo verrà dopo.

          Il Vaticano II usa l'attribuzione cattolica sia in senso quantitativo che qualitativa (LG 13).



Cattolicità e missione


          Alcuni autori pongono in dubbio che Gesù abbia comandato la missione universale ai suoi discepoli. Gesù era cristiano o no? Si cita il testo in cui dice di essere stato mandato alle pecore di Israele, Paolo e gli altri apostoli quando iniziano a universalizzare mai si rifanno direttamente a Gesù, sembra quasi confermare questa idea che Gesù non abbia comandato questa visione universale della Chiesa. Bisogna prendere coscienza del fatto che non è tutto già dato, la Chiesa vive nella storia e prende a conoscenza di alcuni fatti nella storia, Cornelio è l'esempio, Pietro non ci vuole andare, ma prende coscienza di un fatto, altro elemento è l'ispirazione dello Spirito Santo che ha un ruolo determinante, è coistitutore della Chiesa, spinge la Chiesa, non su strade che possano contraddire quella di Cristo, ma la visione universale non lo contraddice. Congar punta molto sul secondo motivo, l'ispirazione dello Spirito Santo apre prospettive alla Chiesa. Fondamentale riflettere sull'episodio di Cornelio, perché Pietro non vuole andare, la Chiesa attraverso Pietro impara camminando, nasce all'insegna dell'unità, erano insieme nello stesso luogo erano unanimi a fare questo o quest'altro e pian piano si scopre cattolica. Sarà Paolo poi l'esponente principale di questo orientamento sostenendo di essere stato inviato a predicare il vangelo. La cattolicità è ciò che spinge la Chiesa a essere missionaria, ne diventa fondamento, dobbiamo fare attenzione alla qualità e quindi non deve colonizzare, non deve sacrificare l'originalità dei popoli. Paolo ne è un esempio quando va ad Atene e cita i filosofi greci. Di qui la lotta di Paolo contro la circoncisione, Paolo non vuole giudaizzare.
          La cattolicità apre al pluralismo rivelando nella Chiesa un'ampia varietà di forme che riguarda diversi ambiti che non comprendono solo usi e costumi, ma anche leggi, traduzioni, liturgia, persino una diversa annunciazione teologica delle dottrine. Conseguenza di questo pluralismo sono anche i pericoli, ci sono tensioni e conflittualità ed è normale in una realtà che deve accettare il pluralismo al suo interno, normale ci siano reazioni indipendenti. Il problema nasce quando il particolare si assolutizza e quindi non è più salva l'unità della fede, ogni movimento quando è sano è una bella esperienza di Chiesa, quando presenta pretese di assolutezza allora si entra in una cattolicità propagandistica più che profetica. Occorre incoraggiare quindi che ci siano tanti movimenti e tanti modi di incarnare la Chiesa.

          Cattolicità significa rispetto delle parti, il rischio è che la Chiesa assuma un ruolo equidistante, è di tutti, non è di una categoria sociale, questo rischia di portare la Chiesa a non entrare in nessun conflitto, a rimanere neutrale. Cristo ha fatto delle scelte precise pur non facendo preferenze di persone, la Chiesa che per essenza è ordinata a tutti deve prendere le parti di coloro che più sono esclusi dall'universalità, e cioè i poveri e gli oppressi. La Chiesa sarà tanto più cattolica quanto saprà dare alle parti il senso dell'intero. La Chiesa proprio perché è cattolica e ha il senso dell'intero fa questa scelta preferenziale, non è un opzione esclusiva per i poveri, ma preferenziale.

 

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