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Vediamo insieme le spiegazioni razionali che ci dicono che Dio esiste e diamo un'occhiata al mondo lì dove a Dio non gli si dà spazio
 
  Una testimonianza troppo forte: Dio esiste!!!!

Ci sono cose inspiegabili nella vita, a cui è difficile dare una spiegazione, non molto tempo fa avevamo parlato della testimonianza della madre di Ciro Esposito, ma quello che sto per raccontare oggi è una testimonianza che non ho conosciuto tramite i giornali e la televisione è un'esperienza che ho toccato con mano.

24 settembre 2014, ho appena finito di vedere una partita di calcio, mio figlio piccolo di 16 mesi è stato più volte alzato in area, per festeggiare insieme il gol della mia squadra. Lui ride, non capisce, ma ride perchè viene alzato in area, gioca, si diverte. Una serata finita bene che condisce una settimana che era già iniziata benissimo, poi la notizia scioccante, la gioia si smorza in un attimo. Mia moglie mi porta la notizia, "Francesco non è più tra noi, Francesco è un angelo".

 

Francesco chi? non lui vero, non può essere lui. In quel momento i volti dei genitori sono cominciati a passarmi davanti, il volto contento ed entusiasta che avevano quando parlavano di quel bimbo che stava per nascere, le ultime immagini dei vestitini già pronti per Francesco sono ancora in primo piano sul mio account di facebook. C'eravamo quasi, mancavano 5 settimane al parto, e ora? Su quella serata è sceso in un sol colpo l'amaro. La voglia di credere che non fosse lui quel Francesco, svanisce di fronte alla chiarezza del messaggio: citava i nomi dei genitori, con tanto di cognome. Non c'erano possibilità di equivoci.

Il giorno dopo ci si sveglia ancora con quel senso di amaro in bocca, ancora più cosciente, perchè alla fine la sera prima, sembrava quasi un brutto incubo. La mattina presto quando la sveglia suona si rincontrolla un attimo il messaggio sperando che possa essere stato tutto un brutto incubo. Purtroppo è tutto vero. Durante la giornata mille pensieri mi corrono in testa, quante volte mi sono lamentato per un lavoro che non arrivava, per una casa che non si riusciva a comprare, per una giornata di lavoro un po' complicata, possibile che a volte ci sfugga quanto siamo fortunati e quanti doni abbiamo? Il primo pensiero è la voglia di stare vicino ai genitori, grandi amici, grandi persone a cui non doveva proprio capitare questo. Capisci perchè in certi casi ti volti e urli a Dio "ma perchè?".

Finalmente si riesce ad arrivare in ospedale per andare a trovarli, non so che dirgli, so solo che voglio stargli vicino, so solo che voglio abbracciarli. Appena arrivati ci accoglie un sorriso, non te lo aspetteresti ma è quello della madre, che racconta tutto, con una forza che ti colpisce più delle parole. Arrivano gli amici, arriva il marito e incredibilmente si scherza. Voi mi direte "va bene, è una reazione, un modo per distrarsi", e no, perchè ogni tanto si torna all'argomento, e i genitori, con commozione ma grande forza danno una testimonianza di fede che poche volte si ha la fortuna di vedere "il nostro Francesco è un angelo e ora ci protegge da lassù, così è stato deciso". E' difficile da spiegare a parole, non cercavano di nascondere il dolore, si vedeva, quello si vedeva anche nei loro sorrisi, nelle smorfie dei loro volti, nel tremolio della voce, quello era scritto nei loro occhi. Non era il dolore quello che mancava, quella che mancava era la disperazione, loro sapevano che Francesco era vivo e lo sapevano a tal punto da non essere disperati. Addolorati perchè non potevano stringerlo, ma non disperati. Una testimonianza del genere apre realmente i cuori più di ogni parola.

Arriva il giorno dell'ultimo saluto a Francesco, non riesco a esserci alla cerimonia, il lavoro mi trattiene, ma provo a raggiungerli dopo, mia moglie mi dice che i canti sono allegri, che a un certo punto si intona l'alleluia, il famoso alleluia delle lampadine, due pazzi alzano le mani e le tirano su in alto, non sembra il caso, non è l'atmosfera giusta, ma quando si scopre che questi due pazzi erano i genitori, allora li si segue. Quando arrivo a salutarli in un dopo cerimonia a casa, tra la pioggia che imperversa,  scopro che quest'ultima non ha permesso di fare nulla al cimitero e che quindi dovranno tornare l'indomani, nonostante ciò il primo sorriso che mi accoglie è quello del padre, solita stretta di mano vigorosa, solito sorriso, tutto viene stemperato all'istante. Si entra a casa in un atmosfera irreale, il clima è sereno, si scherza e si parla seriamente, vedo volti colpiti, i volti degli amici, dei fratelli, dei parenti che si rendono conto che quello a cui stanno assistendo è un miracolo. Una prova che Dio esiste, perchè altrimenti quella forza in quel momento non la trovi. Sono tornato a casa convinto di aver toccato per mano due miracoli di Dio. Con una testimonianza in più e una certezza sempre più chiara: Dio esiste veramente!!!

di Massimiliano Salerno