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"Non facciamoci del male, curiamo la vita, curiamo la famiglia, curiamo la natura, curiamo i bambini, curiamo gli anziani" Papa Francesco

Perchè si festeggia Natale il 25 dicembre?

A questa domanda ci sono risposte diverse. Immaginiamoci una domanda posta nella nostra tavola natalizia questa sera. Alla domanda risponde prontamente un bambino: "perchè è il giorno in cui è nato Gesù", prontamente arriverebbe il "bravo" di qualcuno, e a questo forse seguirebbe un distinguo, il più colto della famiglia direbbe "Bah in realtà è stato scelto il 25 dicembre perchè in quel giorno si festeggiava il Sol invictus".  Il discorso finirebbe qui con un po' di magia in meno e la cena di Natale che continuerebbe nell'attesa dell'arrivo di Babbo Natale. 

 

Verissimo quello che dice in questa cena natalizia l'uomo colto, fu la Chiesa a scegliere il 25 dicembre per contrastare e sostituire le feste pagane nei giorni del solstizio d'inverno. La nascita del Cristo al posto della rinascita del Sol invictus. Il modo migliore che la Chiesa ha usato per sostituire le feste pagane è stato quello di trasformarle. Difficile sdradicare una tradizione da un popolo, più semplice invece darle un significato diverso. Questo è quello che avrebbe fatto la Chiesa e che è riuscito perfettamente. La data della nascita di Gesù nella prima Chiesa non era mai stata così importante, più importante la Pasqua di Gesù. Tutto questo è verissimo, ma se non c'è una data precisa e fissa il periodo non è stato scelto a caso. Insomma è vero che la data del 25 dicembre è stata scelta ad arte, ma Gesù è nato in quel periodo.

Come lo sappiamo? Semplicemente dal vangelo. In realtà non molto semplicemente.  Tutto parte dal concepimento di Giovanni il Battista. Il Vangelo di Luca si apre con la storia dell'anziana coppia, Zaccaria ed Elisabetta, ormai rassegnata alla sterilità, una delle peggiori disgrazie in Israele. Zaccaria apparteneva alla casta sacerdotale e, un giorno che era di servizio nel tempio di Gerusalemme, ebbe la visione dell'arcangelo Gabriele che gli annunciava che, malgrado l'età avanzata, lui e la moglie avrebbero avuto un figlio. Dovevano chiamarlo Giovanni e sarebbe stato "grande davanti al Signore".

Luca ha cura di precisare che Zaccaria apparteneva alla classe sacerdotale di Abia e che quando ebbe l'apparizione "officiava nel turno della sua classe". In effetti, coloro che nell'antico Israele appartenevano alla casta sacerdotale erano divisi in 24 classi che, avvicendandosi in ordine immutabile, dovevano prestare servizio liturgico al tempio per una settimana, due volte l'anno. Sapevamo che la classe di Zaccaria, quella di Abia, era l'ottava, nell'elenco ufficiale. Ma quando cadevano i suoi turni di servizio? Nessuno lo sapeva fino a poco tempo fa. Ebbene, utilizzando anche ricerche svolte da altri specialisti e lavorando, soprattutto, su testi rinvenuti nella biblioteca essena di Qumran, ecco che l'enigma è stato violato dal professor Shemarjahu Talmon che, insegna alla Università ebraica di Gerusalemme. Lo studioso, ebraico e non cristiano, è riuscito a precisare in che ordine cronologico si susseguivano le 24 classi sacerdotali. Quella di Abia prestava servizio liturgico al tempio due volte l'anno, come le altre, e una di quelle volte era nell'ultima settimana di settembre.

Dunque, è verosimile la tradizione dei cristiani orientali che pone tra il 23 e il 25 settembre l'annuncio a Zaccaria. Ma questa verosimiglianza si è avvicinata alla certezza perché, stimolati dalla scoperta del professor Talmon, gli studiosi hanno ricostruito la "filiera" di quella tradizione, giungendo alla conclusione che essa proveniva direttamente dalla Chiesa primitiva, giudeo-cristiana, di Gerusalemme.

Una catena di eventi che si estende su 15 mesi: in settembre l'annuncio a Zaccaria e il giorno dopo il concepimento di Giovanni; in marzo, sei mesi dopo, l'annuncio a Maria; in giugno, tre mesi dopo, la nascita di Giovanni; sei mesi dopo, la nascita di Gesù. Con quest'ultimo evento arriviamo intorno al 25 dicembre. Giorno che, dunque, non fu fissato a caso.

Questo quindi, già era tutto scritto nelle tradizioni cristiane: se Gesù è nato un 25 dicembre, il concepimento verginale è avvenuto, ovviamente, 9 mesi prima. E, in effetti, i calendari cristiani pongono al 25 marzo l'annunciazione a Maria dell'arcangelo Gabriele. Ma sappiamo dallo stesso Vangelo di Luca che giusto sei mesi prima era stato concepito da Elisabetta il precursore, Giovanni, che sarà detto il Battista. La Chiesa cattolica non ha una festa liturgica per quel concepimento, mentre le antiche Chiese d'Oriente lo celebrano solennemente tra il 23 e il 25 settembre. E, cioè, sei mesi prima dell'Annunciazione a Maria.

 

Massimiliano Salerno