Il matrimonio


"Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi" Mt 19,4-6


"Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato e ne sposa un'altra commette adulterio" Mt 19,9


Sentite che belle parole? I due saranno una carne sola, una cosa sola, un amore veramente grande, un unione fisica e spirituale che porta a camminare insieme, è un unione in qualche modo di ideali e valori, si fondono insieme. Quello che Dio ha congiunto l'uomo non separi, questo ci dice Gesù e subito dopo afferma come chiunque ripudia la propria moglie in realtà commette adulterio, in un periodo in cui agli uomini era permesso ripudiare la moglie anche per cose banali in realtà, mentre alla moglie non era mai concesso di ripudiare l'uomo. Gesù mette un taglio netto, il matrimonio è per sempre. La domanda allora degli apostoli quindi è a chi conviene questo tipo di matrimonio, non tutti possono capirlo risponde Gesù. Spesso ci si sposa con troppa leggerezza, con il matrimonio ci si giura fedeltà eterna, amore eterno, un amore gratuito che a quel punto non dipende più da ciò che ci dà l'altro, quando dico si dico che qualsiasi cosa succeda, qualsiasi cosa accada a me o alla persona che sposo, in qualsiasi modo possa cambiare lei io continuerò ad amarla. E' qualcosa di folle? è questo che sconvolge gli apostoli e dovrebbe forse sconvolgere anche noi se veramente capiamo il matrimonio sino in fondo. Io sto dicendo davanti all'altare che se quella persona che ho vicino divenisse insopportabile a un certo punto io continuerò ad amarla, addirittura che se quella persona mi tradirà io continuerò ad amarla. E' qualcosa di troppo grande? Posso giurare per sempre? E' qualcosa di grandissimo e bellissimo, difficile da realizzare, ma infatti nel matrimonio non c'è solo la volontà di Dio, ma la grazia di Dio che accompagna gli sposi. Posso giurare per sempre? è nella mia libertà vincolarmi per sempre, nessuno ci obbliga non saremo liberi in realtà se non potessimo farlo, possiamo farlo o non farlo, se giuriamo un "per sempre" davanti a Dio ci prendiamo delle responsabilità.

Ma quindi se il marito è violento? se mia moglie mi tradisce? Se il marito è violento naturalmente è richiesta una separazione, non si può continuare ad abitare sotto lo stesso tetto, è giusto anche denunciarlo e ogni altra azione che serva a fermare le sue violenze, ma la moglie deve continuare ad amarlo, il suo amore è simile a quello di Dio, gratuito, questo è l'amore del matrimonio, non è un amore che richiede qualcosa indietro. Si può fare? Non è umano ma si può fare se pensiamo che Gesù ci ha detto di amare i nostri nemici, se pensiamo che Gesù sulla croce ha pregato per i suoi persecutori, se pensiamo che i martiri spesso cantavano inni di ringraziamento al Signore e pregavano anch'essi per i loro persecutori. Si può fare non umanamente, la grazia di Dio è importante, ma si può fare. E' una follia? l'amore è tutto una follia. Questo sto promettendo. In caso di tradimento il concetto è simile, si cerca di recuperare in ogni modo il rapporto, si continua ad amare l'altra persona, si esercita quello che è l'essere cristiano, sino a che amiamo chi ci fa del bene non è che facciamo niente di grandissimo, poi si vedrà nel caso concreto se è possibile rimanere sotto uno stesso tetto o se a causa delle ripetute infedeltà è obbligatoria la separazione, ma lo sposo o la sposa deve continuare ad amare l'altra persona in ogni caso, ha promesso un amore che dura per sempre.

"Una cosa sola", il cammino dei due va insieme ora spesso si troveranno a decidere insieme dove andare, insieme a ragionare su ciò che è giusto fare, su dove Dio li porta e li guida, è una strada che unita è inseparabile. Un'unione completa dei due. Il vivere dei coniugi non deve essere un vivere egoistico, chiuso in se stesso, lo stare insieme dei coniugi non vuol dire chiudersi, perché si produrrebbe si, forse, una sola cosa, ma chiusa, egoista, chiusa in se stessa, che non è molto simile a quel Cristo aperto a quel Cristo che ci dice di andare per le strade per donare amore! Allora cos'è che unisce i coniugi? Dio!!! E' si la strada che li unisce è quella di Dio, solo in questo modo riusciranno ad annullare se stessi per lasciare che Cristo viva in loro! Naturalmente i coniugi devono agire insieme operare insieme, stare il più possibile insieme perché devono essere una cosa sola, ma la cosa che veramente li unisce non è lo stare insieme, quello è un effetto più che altro, ma la meta comune, quel seguire la stessa strada, quell'amore che in qualche modo mi ricorda la trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo - Moglie, Marito e Dio. Con le opportune differenze, però credo che sia simile l'amore che lega gli sposi e l'amore che lega la trinità, entrambi sono una cosa sola. Quant'è forte questo messaggio, oltre i grandi santi sacerdoti, servono davvero sante famiglie che diano testimonianza di unione, quale testimonianza più grande si può dare? Il formare una sola cosa sembra il perdere un individuo, ma in realtà niente che è legato è perso produce solo tanto amore. Per questo quando ci si sposa bisognerebbe essere convinti dell'altro bisogna aver testato se si riesce a essere una cosa sola, prima di avere un legame così grande. Mi è capitato questo periodo di sentire storie di persone che vogliono divorziare, e il problema nasce dal fatto che non hanno valutato attentamente prima, c'erano delle cose che non andavano ma speravano uno dell'altro che sarebbero cambiate, non avevano fissato una meta per progettare poi insieme la strada per arrivarci e ora non hanno la pazienza di accordarsi su un unica strada perchè ne vogliono fare due diverse. Il problema spesso nasce dal fatto che non si è preparati, dal fatto che si aspetta sempre un po' il matrimonio per iniziare, invece si deve iniziare e valutare prima, credo che al matrimonio bisogna arrivarci quando l'unione della coppia ormai è consolidata e da lì poi nel matrimonio progettare una strada insieme ma prima bisogna che queste due strade si siano già incontrate e che abbiano progettato come realizzare il futuro e che abbiano messo davanti a loro l'unico che può progettare con amore una strada piena d'amore: Dio.

Cosa ci dice ancora la Bibbia del matrimonio? "non commettere adulterio", questo è l'insegnamento dell'Antico Testamento. Cosa vuol dire? sicuramente che non bisogna tradire il partner ma a capire bene questo comandamento e a non limitarlo solo a questo è, come spesso succede, l'interpretazione che ci dà del comandamento Gesù che dice che in realtà commette adulterio, anche chi, semplicemente chi desidera un'altra donna, l'adulterio parte già dal desiderio, non è importante metterlo in pratica(anche se naturalmente è più grave)"Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore." (Mt 5,27), un po' lo stesso insegnamento che ci dà sul comandamento di non uccidere, qualche versetto prima (Mt 5,21-22) non solo chi uccide in senso fisico uccide veramente, l'uccidere parte già dal momento in cui mi adiro con il mio fratello, in cui lo odio. Tutto parte dal desiderio, quindi desiderare di possedere una donna vuol dire già entrare nell'ambito del possederla. Ma cosa è questo desiderare? Mi sembra che noi l'abbiamo un po' aggirato questo desiderare in realtà, infatti quando desideriamo una donna noi in realtà lo chiamiamo guardare, mai sentito la frase "vedo ma non tocco"? Ho sentito anche frasi come "contemplare la bellezza" ma mentiamo a noi stessi, non contempliamo la bellezza, se fosse così potremmo contemplare anche un corpo del nostro stesso sesso, invece non è così, non contempliamo la bellezza ma facciamo intervenire come nel caso del rapporto sessuale i nostri istinti sessuali. Quindi commettiamo adulterio anche ogni volta che desideriamo una donna, penso che quindi l'adulterio oggi sia molto più diffuso di quanto si possa pensare a una lettura superficiale del comandamento. Basta pensare ai programmi della tv, al modo di scoprirsi di ballerine e star, e a quanti di noi sono attaccati al televisore a vedere magari quel programma o quel film proprio per vedere quello "troppo bello" o "troppo bella", basta pensare a spogliarellisti e spogliarelliste che vanno sempre più di moda, a ragazze e ragazzi che impazziscono per loro, a sposati e sposate, fidanzate e fidanzati che sono lì. Pensiamo ad alcuni addio al celibato o al nubilato... poco prima di sposarsi... finiscono qui, in spettacoli di spogliarellisti, come quasi a uno sfogo prima di una prigionia eterna. Insomma comunque dalla cosa più piccola alla cosa più grande il commettere adulterio è presentissimo nel nostro tempo. Il vangelo e l'insegnamento di Gesù ci fanno vedere come al solito, che non sono importanti gli atti esteriori ma le intenzioni, quindi non è il rapporto sessuale a essere adulterio, ma già il desiderare un'altra donna diversa dalla propria o una donna di un altro. Chiaramente parlo dal punto di vista dell'uomo ma la stessa cosa vale per la donna, lo stesso ragionamento. Ciò che mi chiedo ora è, ma quindi noi dovremmo sapere di ogni persona prima di desiderarla se è fidanzata o no? cioè se noi non possiamo desiderare le ragazze, le mogli degli altri, rimane la possibilità di desiderare le altre, quelle che non sono sposate o fidanzate... no? Qui l'insegnamento biblico mi sembra più grande... il vangelo ci dice che il desiderare una donna è già un iniziare a possederla, quindi possedere una persona fisicamente senza che ci sia amore, senza addirittura che ci sia matrimonio, cristianamente parlando, e non solo, non è giusto. Ma perchè? insomma sappiamo che la Bibbia non ci dà dei comandi per comandarci, tanto che il termine comandamento non sarebbe neanche il giusto termine, nella Bibbia si chiamano "parole", le dieci parole. Sono insegnamenti di vita, insegnamenti per realizzarci, per essere liberi. Ora perchè io non posso desiderare una donna? per quale motivo? Nella nostra società penso che questo possiamo capirlo meglio, infatti è presentissima la non realizzazione di questo comandamento. Questo porre l'attenzione in maniera così grande alla bellezza esteriore produce problemi nei rapporti con le persone, si mettono su un piedistallo persone che sono belle fuori ma che magari non hanno molto dentro, o meglio che proprio perchè si vede ciò che è fuori, non curano e non sviluppano ciò che sono dentro ma solo ciò che sono fuori. E così visto che ciò che abbiamo fuori non lo possiamo cambiare come invece possiamo fare con il nostro carattere, ci vediamo oggi a mascherarci, tanto che ormai le donne sono nascoste sotto chili di trucco, che sono sempre di più le persone che passano ore davanti allo specchio, e aumenta in maniera vertiginosa la paura della vecchiaia. Eh si, perchè la bellezza esteriore dimostra la sua vanità anche nel fatto che prima o poi svanisce, è inevitabile, la lotta contro questa produce affanno, angoscia, è una partita persa in partenza che conducono molte persone, la vecchiaia e il deterioramento si possono ritardare ma non eliminare, e così si arriva a fare addirittura operazioni proprio per mantenere la propria bellezza, proprio per essere accettati dalla società. Molti dicono che "lo fanno per sè stessi", ma è una bugia che probabilmente dicono anche a loro stessi, tanto è vero che almeno per la maggior parte di queste persone i lavori di manutenzione (trucco, ecc..), vengono fatti nel momento in cui bisogna uscire o comunque farsi vedere dagli altri, se fosse vero che lo facessero per se stessi lo farebbero anche semplicemente per stare a casa, comunque anche dando per buono che lo fanno per se stessi, magari c'è qualcuno che lo fa realmente per se stesso, questa persona non riesce a capire che "se stesso" non è solo il suo corpo, ma tutto, anche e soprattutto ciò che ha dentro. Perché soprattutto? perché ciò che ha dentro non si rovina con l'età anzi... mentre ciò che si ha fuori con l'età si corrompe. Tempo fa guardando uno speciale alla tv, seguivano la vita di uno spogliarellista che sembrava a prima vista sicuro di se, nel momento in cui gli hanno chiesto quale è la sua più grande paura, è stata "invecchiare", era un invecchiare in senso di perdere la propria bellezza, tanto che ha detto che per ora si tranquillizzava vedendosi allo specchio e vedendo che ancora la sua bellezza non era deturpata. Inoltre il nostro attaccamento all'apparenza esteriore da problemi anche nell'atto stesso del desiderare, si diventa schiavi di questo desiderio, schiavi di questa passione, tanto che questo vedere l'apparenza diventa ormai fisso nella nostra vita e così anche la persona che scegliamo di avere accanto la scegliamo per la sua bellezza esteriore, sperando magari che dopo venga fuori qualcosa di nuovo, qualcosa di buono anche dentro. Ma quindi la scelta avviene spesso per motivi di bellezza, adesso ci sono scuole di tecnica di conquista, come se si dovesse possedere un oggetto, come se bisogna dare un'immagine di sè stessi che conquisti, non ciò che realmente si è. Quindi si cerca di imbrogliare l'altro già dall'inizio dimostrandosi come l'altro ci vuole semplicemente per poter possedere una persona. I nostri ragionamenti, le nostre azioni, il nostro modo di comportarsi vengono quindi influenzati sempre di più da questa passione più la lasciamo libera di decidere lei per noi, al punto che nei casi estremi non siamo più noi a controllarla ma lei a controllare noi. Perdiamo quindi la libertà, libertà che è, ci insegna il vangelo, una delle cose più grandi (se non la più grande) che ci ha donato Dio. Il rapporto con le persone che abbiamo intorno, con la persona che scegliamo soprattutto diventa più superficiale al punto da diventare un rapporto con un corpo e non con una persona.

Quello che vuole insegnarci la Bibbia e la Chiesa è quindi il giusto rapporto con noi stessi, non imprigionandosi da soli e con gli altri. Visto da questo punto di vista, anche chi provoca questo desiderare agisce in modo sbagliato, verso gli altri, in quanto gli aiuta a diventare schiavi della passione, verso se stessa, in quanto non usa il suo corpo in modo appropriato e si fa usare come un oggetto di desiderio. La Chiesa e San Tommaso giustamente insegnano e ci dicono che non per questo sono da condannare le passioni, non dobbiamo fare una guerra con le passioni, servono per indirizzarci, solo che devono essere educati, solo che siamo noi a dover decidere come devono essere usate, con il nostro ragionamento, in modo appunto da essere liberi e di avere noi il controllo di noi stessi. Così è anche per questo motivo che la Chiesa dice di non avere rapporti prima del matrimonio. Naturalmente oltre al fatto principale: che l'unione corporale deve avvenire dopo che sia stata realizzata un unione fissa, dopo che si sia trovato una persona con la quale dividere la propria vita, in modo che questo atto non sia solo piacere ma sia un atto d'amore che rappresenti l'unione piena di cui parla il vangelo, un unione che viene dall'amore dei due ma anche dall'unione che Dio realizza con loro che avviene con il matrimonio. Oltre a questo dicevo questo suggerimento è prezioso perché fa si che la scelta dell'altra persona sia vera e non frutto di passioni che controllano la nostra libertà, la Chiesa in questo modo ci aiuta a effettuare una scelta veramente libera. E' difficile quindi se non impossibile (non può comunque chiederci qualcosa di impossibile Dio) non commette adulterio... in quanto lo facciamo ogni volta che desideriamo una donna (o uomo naturalmente), cosa che diventa ancora più difficile perchè come al solito non ci aiutiamo e ci vestiamo anche con vestiti provocanti e sempre più scoperti, la nostra non deve essere una lotta contro noi stessi, dobbiamo accettare anche i nostri limiti e i nostri difetti, dobbiamo aver pazienza anche con noi stessi, non dobbiamo frustarci ogni volta che desideriamo qualcuno, e non ci riusciremo mai da soli, almeno credo, a non cadere nelle tentazioni che ci pone la nostra società, ma dobbiamo chiedere aiuto a Dio, chiedere aiuto a Dio, non per rispettare il suo comando, ma per rimanere liberi, per aiutarci a non piombare schiavi delle nostre stesse passioni.. Anche la mentalità publicitaria è cambiata vedendo che da questa passione si può attirare l'uomo, tanto è vero che ora anche per proporre un'assicurazione c'è una donna nuda sdraiata su una casa....


2005

Massimiliano Salerno