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Orologio


Sostanzialmente la differenza tra credenti e non credenti si può ben riassumere con questo racconto.... Un uomo passeggia per un prato e trova in terra un bell’orologio, ma non sa che genere di utensile sia. Lo prende, lo osserva, ne ammira la raffinata manifattura, ne misura la precisione, ne studia i minuziosi e complessi meccanismi delle lancette, e comprende che quell’orologio non può essere caduto dalle nuvole o essere stato generato dall’erba, ma deve essere stato creato da qualcuno, da un orologiaio, e che il suo proprietario l’ha perso o gli è caduto dal taschino. L’uomo capisce che l’oggetto non è dunque di sua proprietà, lo lascia dove lo ha trovato, e prosegue per la sua passeggiata. Costui è il credente.

C’è poi un altro uomo che, girando per quello stesso prato, trova il medesimo orologio. Anche egli lo prende, lo osserva, ne ammira la raffinata manifattura, ne misura la precisione, ne studia i minuziosi e complessi meccanismi delle lancette; poi si guarda intorno, perlustra la zona, ma non vede alcun artigiano o proprietario a cui possa appartenere quello strano oggetto. Non vedendo materialmente il creatore di quell’orologio deduce in fine che quel mirabile utensile si sia generato col tempo dalla terra, dunque materializzato dal nulla. Costui è l’ateo.

Ora, se si considera che già solo una cellula umana vive secondo una propria intelligenza, seconda una complessità e perfezione migliaia di volte superiori a qualsiasi orologio, allora chi è il più razionale? Il credente, che crede in un Autore di una così straordinaria perfezione? O chi crede che tutto si sia magicamente generato dal caso, cresca per caso, si evolva per caso? Può dunque l’intelligenza nascere dal nulla? Può la vita nascere dal nulla? Può la non-vita generate la vita? Può l'essere inanimato generare un essere animato? Se una sola cellula è sinonimo di cotanta perfezione, che dire dell’essere umano, della sua fisionomia, della sua psiche? Che dire della straordinarietà di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali? Che dire della grandiosa maestà della natura, della sua bellezza, dei suoi perfetti meccanismi e leggi? Che dire del processo della fotosintesi, delle cellette esagonali geometricamente ineccepibili costruite dalla api, del meraviglioso cromatismo delle code di un pavone? Tutti gli elementi del cosmo presentano una perfezione e complessità infiniti miliardi di volte superiori a quelle di un orologio. E come l’orologio del racconto non scaturisce dal caso perchè dal caso si sarebbe dovuta generare l'infinita e grandiosa complessità e perfezione di tutte le leggi e gli elementi del cosmo? La scienza e la fisica mostrano che la realtà è retta da una logica, e se c'è una logica allora ci deve anche essere un Autore. Coloro che negano l'esistenza di un Autore sono in contraddizione con la logica. L'ateismo è quindi un atto di fede nel nulla non un atto di ragione